Teverola (Caserta) – “Ci sono disastri in tutti i settori, non è possibile andare avanti così, occorre sfiduciare il sindaco e ridare la parola agli elettori”. E’ la sintesi della mozione di sfiducia, l’ennesima, al sindaco Tommaso Barbato che il gruppo di opposizione “Teverola Città Fertile”, costituito dai consiglieri Dario Di Matteo, Maurizio Di Chiara e Lorenzo Picca, ha proposto per la discussione nella prossima seduta del Consiglio comunale. – continua sotto –
“L’Amministrazione comunale – si legge nella mozione – nell’ultimo anno è stata occupata ad assecondare logiche ed equilibri interni alla sua maggioranza e non solo. Ha modificato l’assetto politico costringendo, nel tempo, alle dimissioni del presidente del Consiglio comunale e di alcuni assessori per soddisfare esigenze politiche e personali a vantaggio di altri consiglieri comunali anche di pseudo opposizione”.
“Tali logiche – sottolineano i consiglieri di minoranza – impediscono di svolgere il mandato istituzionale con serietà e trasparenza, elementi indispensabili per una macchina amministrativa. Numerose sedute di Consiglio sono state teatro di scontro e prevaricazioni da parte dell’attuale maggioranza che hanno ostacolato il libero dibattito in spregio ai ruoli istituzionali. L’unica commissione consiliare operante, ovvero la Commissione Controllo e Garanzia, dopo le dimissioni di un componente non è stata mai più ricostituita. L’ente ha cambiato numerosi segretari comunali, senza tralasciare i numerosi avvicendamenti avvenuti a capo dell’ufficio tecnico comunale. Quest’ultimo è un’articolazione nevralgica per l’attività urbanistica e dei lavori pubblici”.
E ancora: “Senza una regolamentazione, l’amministrazione comunale ha sferrato un attacco a tutti i commercianti di via Roma, colpendo un settore già in difficoltà. Le numerose distrazioni dell’attuale amministrazione hanno provocato disastri in tutti i settori: Attività produttive; Pubblica istruzione; Cimitero; Viabilità; Urbanistica; Lavori pubblici; raccolta rifiuti”. – continua sotto –
Per Di Matteo e company, dunque, “non si può consentire, per il rispetto che si deve alla nostra comunità, il protrarsi di una situazione scandalosa”. “La sfiducia al sindaco – concludono – appare inevitabile per consentire alle forze politiche e sociali di confrontarsi con i cittadini sulla base di principi di trasparenza e legalità”.
Nella foto, da sin. Di Matteo e Barbato