Aversa (Caserta) – Luca Abete torna ad Aversa per un’altra storia di “malaburocrazia”. Una famiglia – marito, moglie e tre figli – che ha espletato tutte le regolari pratiche per ricevere l’assegno unico (circa 600 euro) dopo dieci mesi non ha ottenuto nulla. – continua sotto –
L’Inps sosteneva che il sussidio fosse incompatibile col Reddito di Cittadinanza che, però, uno dei coniugi percepiva in passato prima di trovare un lavoro ed essere regolarmente assunto. A quel punto, in compagnia della coppia, l’inviato di “Striscia la Notizia” si è recato nella sede dell’Inps di Aversa dove si è trovato di fronte al solito scaricabarile tra sede centrale di Roma e quella territoriale. Poi, dopo qualche giorno, ritorna e gli viene comunicato che il problema è stato risolto.
Insomma, la solita storia italiana: occorre contattare i media e fare scalpore per ottenere un diritto, altrimenti si è lasciati al proprio destino. Ma quante altre persone saranno nelle condizioni di quella coppia? Non a caso, Abete incontra davanti all’ufficio una donna che non riceve assegni familiari poiché l’Inps ritiene che sia in possesso di un permesso di soggiorno “falso”, cosa che la richiedente smentisce, tant’è che Abete la “affida” ad un responsabile della sede aversana affinché si trovi una soluzione.
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