Santa Maria La Fossa (Caserta) – Si è tenuta stamattina la presentazione del docufilm “Ora tocca a noi: storia di Pio La Torre” con Walter Veltroni e Franco La Torre, al “Centro di Educazione e Documentazione Ambientale Pio La Torre” di Santa Maria La Fossa. Un evento organizzato da Agrorinasce, in occasione dei 25 anni dalla sua costituzione e del 41esimo anniversario dell’omicidio di Pio La Torre, barbaramente ucciso dalla camorra il 30 aprile 1982. – continua sotto –
Prodotto da Gianluca Curti e Santo Versace per Minerva Pictures, con Rai Documentari e Luce Cinecittà e con il contributo di Rai Teche, scritto e diretto da Walter Veltroni, con la collaborazione di Monica Zapelli, il docufilm “Ora tocca a noi: storia di Pio La Torre” restituisce il ritratto di un eroe della lotta alla mafia, con preziose testimonianze come quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Santa Maria La Fossa Nicolino Federico che si è definito “onorato della visita di Franco La Torre e di Walter Veltroni. Per la nostra comunità il Centro Pio La Torre e l’attività di Agrorinasce sta diventando un riferimento importante per l’opera di riqualificazione del nostro territorio” e con l’intervento della Presidente di Agrorinasce, Elena Giordano ex magistrato la quale ha dichiarato con emozione che “se siamo qui oggi, a parlare con libertà e sincerità di questi temi è merito del coraggio di persone come Pio La Torre”.
Ad introdurre la proiezione del docu-film, Franco La Torre che ha condiviso con i presenti anche i suoi ricordi personali e l’importanza del sacrificio del padre nella lotta alle mafie, consapevole del rischio che correva contro la mafia e poi il regista Walter Veltroni, il quale ha dichiarato: “Vorrei che vedeste questo docufilm non con la sensazione di trovarvi di fronte a un eroe. Pio non era un eroe, non lo è stato per scelta. Pio ha deciso di combattere per la giustizia sociale, ha combattuto per tutta la vita. Sono vite che vale la pena rivivere, tanto è vero che 40 anni dopo l’orma di Pio La Torre è rimasta sulla sabbia del nostro tempo. Ho voluto raccontare la sua storia con molto affetto, riconoscenza e con le parole di chi lo ha conosciuto. È la storia di un italiano rimasto coerente con i suoi valori, con il suo carattere, che ha combattuto la buona battaglia e in qualche misura l’ha vinta, perché le sue leggi, che inizialmente sembravano utopia, hanno consentito di contrastare il fenomeno mafioso e di dare dei colpi alla criminalità organizzata come lui sognava che avvenisse. Sono vite che valgono, per chi le ha vissute e per chi ne ha ereditato il beneficio”. – continua sotto –
Il docufilm è stato proiettato alla presenza degli alunni del Liceo Scientifico “Segrè” di San Cipriano d’Aversa e gli alunni dell’Istituto “Guido Carli” Casal di Principe che hanno assistito con interesse e rivolto numerose domande a Veltroni, Franco La Torre e all’amministratore delegato di Agrorinasce, Giovanni Allucci, il quale ha dichiarato: “Venticinque anni fa si parlava molto di criminalità ma non del suo potere economico anche le indagini erano rivolte alla repressione dei fatti di criminalità, non alla confisca. Ci è voluto un po’ affinché la magistratura iniziasse a focalizzarsi sulle indagini patrimoniali. La lungimiranza di Pio La Torre, l’intuizione che ebbe 40 anni fa, era pensare di colpire il patrimonio per colpire la mafia e le organizzazioni criminali. Il lavoro di Agrorinasce si fonda sulla rivalorizzazione e riuso a fini sociali e pubblico del bene confiscato, affinché da luogo dell’illegalità si trasformi in luogo di legalità e sviluppo economico e culturale per la comunità, per questo La Torre, al quale abbiamo dedicato il centro dove ci troviamo, è un punto di riferimento”.
Grande valore simbolico anche la presenza all’evento di figure istituzionali quali: l’Assessore Regionale Mario Morcone, il procuratore capo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Carmine Renzulli, la presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Gabriella Casella, e il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, i quali hanno accompagnato Veltroni e La Torre, guidati da Allucci, alla visita de “La Balzana”, il più grande complesso immobiliare confiscato alla camorra d’Italia, sito a Santa Maria La Fossa, gestito da Agrorinasce e destinato a diventare Parco Agroalimentare dei Prodotti tipici della Regione Campania.
Il coffee break è stato preparato da “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”. Foto di Augusto Di Meo. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA