Primarie Pd, vota 5 volte per Schlein. Altro imbarazzo dopo le intere famiglie (di destra) tesserate a loro insaputa nel Casertano

di Antonio Taglialatela

Nel 2019 un video pubblicato da Fanpage aveva dimostrato la possibilità di voti multipli alle primarie del Pd a Milano. Una circostanza che sembra si sia ripetuta anche domenica scorsa, in occasione delle consultazioni che hanno sancito la vittoria di Elly Schlein sul favorito Stefano Bonaccini. – continua sotto –  

Sulla pagina Facebook del movimento “Brescia ai bresciani” è apparso un video (rilanciato anche dall’eurodeputato Angelo Ciocca della Lega) in cui si vede un militante “infiltrato” leghista votare in cinque seggi diversi del Pd a Brescia, proprio per dimostrare la facilità con cui è possibile farlo. Cinque voti che, per la cronaca, sono andati tutti alla neo segretaria Schlein in segno di “solidarietà” per il furto dello zaino da lei subito sul treno da Verona per Milano, proprio all’altezza di Brescia.

La vicenda è stata ripresa anche dal blogger Robby Giusti (nella foto) che, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, si chiede: “Un militante di un movimento identitario di Brescia ha votato per 5 volte? Se fosse vero andrebbero annullate? Che indaghino!”.

Ma non è l’unico episodio surreale che ha riguardato il Pd nelle ultime settimane. Quello che è accaduto nel Casertano con il tesseramento è da comiche. Ad inizio febbraio si è registrato in tutta la provincia di Caserta un numero di tesserati superiore di tre volte rispetto al 2020, in netta controtendenza con il calo di consensi subìto dal partito alle elezioni politiche tenutesi solo lo scorso settembre. Una storia di conflitti interni al partito e gara a chi ha più tesserati che ha visto più di 3mila iscrizioni cancellate ed episodi di iscritti notturni, iscrizioni contemporanee ad altri partiti, anche di destra, bonifici cumulativi e mail utilizzate per pagamenti Sisal non tracciabili. – continua sotto –  

Ma c’è altro di imbarazzante. Sempre nel Casertano, a Gricignano, nell’area dell’agro aversano, diverse persone hanno denunciato di essere “tesserate a loro insaputa”. Parliamo di intere famiglie (padri, madri, fratelli, eccetera), tra l’altro lontane dall’area politica del Pd, anzi legate ad ambienti di Fratelli d’Italia o comunque del centrodestra, che sono risultate incluse, non si sa come, negli elenchi dei tesserati piddini, con tanto di dati sensibili e con le rispettive quote pagate. Circostanza confermata anche dalla dirigenza locale del partito che ha chiesto e ottenuto la cancellazione di queste iscrizioni, anche se resta ancora da capire chi e come abbia posto in essere il tentativo di “doping” delle tessere.

Misteri di un Pd casertano che, oramai da tempo immemore, è in preda a una “guerra tra bande” per interessi che, probabilmente, poco o nulla hanno a che fare con la politica.

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