Arriva addirittura un’indagine, da parte della Procura di Imperia, nei confronti di Blanco per l’episodio della distruzione del “giardino di rose” allestito sul palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo. L’accusa è di danneggiamento. – continua sotto –
Durante la prima serata del 73esimo Festival di Sanremo, il ventenne bresciano, vincitore, insieme a Mahmood, della precedente edizione col brano “Brividi”, era stato invitato per presentare il nuovo singolo, “L’Isole delle rose”, ma a un certo punto dell’esibizione, dopo la mezzanotte, ha cominciato a dare in escandescenze sferrando calci alla composizione floreale.
Il cantante, tra le urla di disapprovazione e condanna del pubblico, si era giustificato con un problema di audio: “Non sentivo in cuffia, non potevo cantare. Ma almeno mi sono divertito, la musica è anche questo”.
All’indomani numerose le polemiche: chi credeva in un gesto spontaneo e chi lo riteneva un siparietto preparato allo scopo di fare “hype”. Sta di fatto che il reato in questione è punibile fino a tre anni, ma nel caso di Blanco la pena salirebbe fino a cinque anni poiché il danneggiamento potrebbe essere aggravato, oltre che dai futili motivi, dal fatto che sono state rese “inservibili” cose altrui nel corso di una manifestazione pubblica.