Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a oltre 7.100. Lo mostrano i dati ufficiali, mentre i soccorritori sono ancora alla ricerca di sopravvissuti intrappolati. Funzionari e medici hanno affermato che 5.434 persone sono morte in Turchia e 1.712 in Siria, portando così il totale delle vittime a 7.146. – continua sotto –
Impatto in un’area di 450 km – Le autorità turche affermano che circa 13,5 milioni di persone sono state colpite dal terremoto e che l’impatto è stato avvertito in un’area che si estende per circa 450 chilometri da Adana a ovest a Diyarbakir a est, e 300 chilometri da Malatya a nord a Hatay a sud. Sono state segnalate vittime fino a Hama, a circa 100 chilometri dall’epicentro del sisma.
Decine di scuole e ospedali distrutti – “Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini”. Lo ha detto il portavoce Unicef James Elder.
15enne salvato dopo 35 ore sotto macerie – Un adolescente di 15 anni, Mahmut Nebi Uygul, è stato salvato dopo essere rimasto sepolto sotto le macerie per 35 ore ad Adiyaman, città del sud est della Turchia colpita dal terremoto. Lo rende noto l’agenzia Anadolu facendo sapere che il ragazzo è stato trasferito in ospedale dove si trova anche il fratello più grande che era stato salvato in precedenza. – continua sotto –
Un veneto l’italiano disperso in Turchia – “Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg3 in collegamento dall’Unità di crisi della Farnesina.
Da Italia nave e ospedale – “Mentre il gruppo di specialisti italiani è già da stamane al lavoro in Turchia, stiamo predisponendo l’invio di altre unità e beni essenziali, compreso il necessario per attrezzare un importante ospedale da campo”. Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine di una lunga riunione di lavoro con il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio. L’ulteriore invio da parte dell’Italia è stato concordato nelle ultime ore con la Commissione europea, che coordina gli interventi degli Stati membri. “Una apposita nave della Difesa, messa a disposizione dalla Marina Militare – aggiunge Musumeci – curerà prima possibile il trasporto della missione italiana verso la Turchia”.