Associazione per delinquere con finalità di terrorismo di matrice fascista. Questa l’accusa che ha portato il Ros dei Carabinieri, insieme ai militari del comando provinciale di Nuoro, dello Squadrone eliportato cacciatori Sardegna e dell’undicesimo Nucleo elicotteri di Elmas, ad eseguire questa mattina delle misure cautelari nei confronti di 15 persone, di cui 3 finite in carcere e una ai domiciliari. – continua sotto –
Dall’operazione, denominata “Reazione”, emergono, nel periodo 2019-2023, attività intimidatorie nei confronti di cittadini e verso le sedi di seggi elettorali, oltre a traffici e spaccio di sostanze stupefacenti e reati contro la persona e il patrimonio.
La “cellula” terroristica, denominata “Fronte Legionario Sardo”, aveva base in Baronia, nel comune di Torpè. In carcere sono finiti Ananio Manca e i cugini Angelo Sulas e Nicolò Sulas, i quali, insieme agli altri indagati, sono accusati, a vario titolo, di reati di ricostruzione del partito fascista, associazione finalizzata all’eversione democratica, spaccio di stupefacenti, rapine, attentati e atti intimidatori contro istituzioni e cittadini.
Il gruppo aveva messo in atto numerosi atti intimidatori, compiuti anche con armi ed esplosivi, ai danni del sindaco di Torpè e diversi altri amministratori della Baronia, con l’invio di minacce di morte e proiettili in occasione delle elezioni, con una chiara indicazione: “Non andate a votare”. Le indagini erano partite nel maggio 2019 attorno al sedicente “Fronte”, che secondo gli investigatori agiva per il controllo del territorio, procurandosi il denaro con la coltivazione e lo spaccio di marijuana e con le rapine. – continua sotto –
Secondo gli inquirenti, ai vertici c’era Ananio Manca che era diventato nel territorio polo aggregativo per numerose ulteriori soggettività aderenti ad ideologie di estrema destra, tra cui spiccavano i cugini Sulas. L’obiettivo era ricreare anche un milizia armata e il gruppo si era dotato anche di un simbolo. IN ALTO IL VIDEO