Aversa, pista ciclabile Fuori Sant’Anna ma senza continuità con altri percorsi

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – A proposito di piste ciclabili da realizzare per garantire una mobilità sostenibile, lo scorso febbraio sulla sua pagina Facebook, impegnando le amministrazioni future perché, come dimostra il progetto delle isole ecologiche interrate che, forse, diventerà funzionante dopo oltre dieci anni dalla presentazione alla stampa, il sindaco affermava “abbiamo l’ambizione di realizzare in 5 anni tutti i 26 chilometri previsti nel progetto Bici plan”. – continua sotto –

Un progetto destinato a consentire di percorrere, come affermato il 10 ottobre 2020 nella conferenza stampa di presentazione, tutti gli 8 km quadrati di Aversa, permettendo di raggiungere tutti i punti della città in 15 minuti senza utilizzare l’automobile. Un’idea da libro dei sogni perché il primo tratto di percorso che, dopo oltre due anni, è in fase di realizzazione sul lato destro di Piazza Fuori Sant’Anna, partendo dall’incrocio con piazza Crispi, termina all’incrocio con via Costantinopoli dove non sembra avere possibilità di collegamento con altri possibili percorsi realizzabili, cosicché è già oggetto di critica e di commenti negativi da parte dei cittadini. Sicuramente è deprecabile l’abitudine di criticare le cose prima che si realizzino ma appare giustificata per questa pista ciclabile. Per l’incrocio stradale e l’alto numero di passi carrabili che affacciano sulla piazza si ha la sensazione che la pista ciclabile più che una soluzione per la mobilità sostenibile possa diventare un problema per la mobilità in generale.

Da qui la domanda che tanti si pongono: perché investire inizialmente in un mega progetto dal costo complessivo di 2,5 milioni di euro, i 186mila euro già assegnati dal Ministero delle Infrastrutture, per le annualità 2020-2021, se le piste ciclabili realizzabili ad Aversa non sembrano avere possibilità di continuità come quella in fase di realizzazione in piazza fuori Sant’Anna?

La città non ha già tanti progetti avviati che non sono stati portati a compimento come il bike sharing, che dovrebbe essere incluso nel mega progetto di piste ciclabili, o il Wi-Fi libero ad Aversa, partito anni orsono per poi finire nel dimenticatoio? Probabilmente la risposta è visto che il denaro c’è bisogna spenderlo, poco importa se poi i progetti vengono abbandonati o lasciati incompleti, è denaro pubblico. Vero, ma chi paga siamo tutti noi politici compresi. IN ALTO IL VIDEO

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