Aversa, un altro Consiglio deserto: scontro in maggioranza su occupazione suolo pubblico

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Il giorno dopo l’ennesimo consiglio comunale andato deserto, quella che dovrebbe essere la maggioranza guidata da Alfonso Golia si interroga sul futuro che, poi, si riduce al domandarsi se ci sono o meno i numeri per andare avanti. – continua sotto –

I nervi, però, sono a fior di pelle come dimostra l’alterco che hanno avuto in sede di giunta gli assessori Francesco Sagliocco, di Noi Aversani, con delega alle attività produttive, e Giovanni Innocenti, dei Moderati per Aversa, con delega alla polizia municipale. Oggetto del contendere il nuovo regolamento relativo all’occupazione del suolo pubblico da parte dei locali della movida.

Proprio a riguardo del comportamento dei Moderati per Aversa (che si rifanno al consigliere regionale Giovanni Zannini), assenti in consiglio comunale, gli stessi hanno ribadito che «quello che noi avversiamo da tempo è la mancanza di condivisione delle decisioni». Si parla, in particolare, di un appalto per la lavorazione dei verbali delle contravvenzioni per 80mila euro per assegnazione diretta o della nomina dei componenti del nucleo di valutazione. Mentre ancora non sono partite le gare per la manutenzione della pubblica illuminazione e per la riscossione delle entrate comunali, i cui contratti sono in scadenza.

Dall’opposizione Luigi Dello Vicario afferma: «Sindaco sotto ricatto. Una parte della maggioranza non è contenta del ruolo molto marginale a fronte della stampella offerta. Tutto questo dopo la nomina di Marco Girone ad assessore. Tutti contro tutti. Lunedì otto consiglieri di maggioranza presenti in consiglio. Non ho parole. Il sindaco annuncia di tutto e di più ma non parla mai del fallimento morale di questa amministrazione. Il fatto politico nuovo è stata l’assenza di altri due consiglieri. Voglio sottolineare che questi nuovi dissidenti, e mi riferisco al gruppo Zannini, non faranno mai cadere il sindaco ma vogliono solo impaurirlo mandandogli segnali». – continua sotto –

Sulla stessa scia Eugenia D’Angelo: «Anche la seconda amministrazione Golia, quella del ribaltone, è completamente collassata, checché ne dicano il sindaco e i vari comprimari. I conflitti, continui e quotidiani, sono palesati ai cittadini senza alcuna remora politica, dandoli in pasto alla pubblica opinione senza alcuna decenza o ritegno. Così come senza alcun pudore o vergogna, personale prima che politico, si continua a parlare di assessorati, di appalti da assegnare, di posti da spartire, di ambiti sociosanitari da trasformare in consorzi per la gioia degli amici da sistemare. Un tourbillon di ricatti continui, che paralizzano l’attività amministrativa, di cui alcuni se ne fanno anche vanto. Componenti della maggioranza totalmente focalizzati sulla campagna elettorale già in essere, sulla composizione delle liste, dimentichi completamente del loro ruolo di amministratori». «Per carità, – conclude – non pretendiamo che abbiano un rigurgito di dignità ma almeno chiediamo loro di essere all’altezza dell’onore e degli oneri almeno fino a quando qualcuno non deciderà di staccare la spina. E il tutto mentre la magistratura contabile e penale indagano sui Conti dell’Ente, sull’Urbanistica, sulla gestione del Personale. Una debacle catastrofica».

Dalla maggioranza è il solo Mimmo Menale a parlare: «Sapevamo delle assenze dovute a motivi di salute e di studio, quindi giustificate. Non so se ci fosse anche un problema politico, ma sino ad ora non abbiamo saputo nulla. Certo è che noi eravamo in consiglio per confrontarci e la minoranza ha fatto in modo di sottrarsi al confronto».

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