Caserta, alla Scuola Aereonautica convegno su architettura e ingegneria militare in ambito vanvitelliano

di Redazione

All’Auditorium della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare si è tenuto, giovedì 16 marzo, il Convegno dal titolo “Opere di architettura e di Ingegneria militare in ambito vanvitelliano”, organizzato dall’Associazione Culturale Luigi Vanvitelli, in collaborazione con l’Associazione Arma Aeronautica – Sezione di Caserta, per ricordare, in occasione del 250esimo anniversario della morte dell’illustre architetto napoletano, i grandi contributi che ha fornito anche nell’architettura e nell’ingegneria militare. – continua sotto – 

Il benvenuto al Convegno è stato presentato dal comandante della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, colonnello Francesco Sassara, che nel suo indirizzo di saluto ha sottolineato come questo evento sia “l’occasione propizia per ricordare la figura del grande architetto, artefice della prodigiosa e meravigliosa Reggia che, dal 1926, ospita l’Aeronautica Militare, prima con la Regia Accademia e poi con la Scuola Specialisti”.

A seguire anche il vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, l’Archivista Generale della Congregazione dell’Oratorio, Alberto Bianco, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta, Carlo Raucci, e il presidente dell’Associazione Culturale Luigi Vanvitelli, Aldo Maria Pagella, hanno salutato e ringraziato i convenuti per la volontà di esplorare le altre importanti opere che l’architetto Vanvitelli ha contribuito a lasciare all’umanità.

Successivamente, moderati dalla giornalista Giovanna Giaquinto, ha preso la mosse il seminario di studi. Nadia Parlante, storica dell’Arte, ha illustrato come, grazie all’intervento del Vanvitelli, furono risolti alcuni importanti crolli strutturali che si verificarono durante l’edificazione del palazzo di Caccia di Persano. A seguire, Assunta Di Sante, in quanto vice responsabile dell’Archivio Storico della Fabbrica di San Pietro, ha ricordato il contributo del Vanvitelli che, in qualità di architetto della Fabbrica dal 1736 al 1773, rinnovò il sistema di illuminazione della basilica, tanto da trasformare lo spazio del tempio vaticano in un vero e proprio teatro della luce e della gloria. – continua sotto – 

Il professor Salvatore Costanzo, vice presidente dell’Associazione Culturale “Luigi Vanvitelli”, ha concentrato la sua relazione sull’architettura militare, in particolare prima sull’imponente impianto architettonico, a pianta pentagonale, della Mole vanvitelliana di Ancona che alla funzione sanitaria univa sinergicamente quella militare di collaborazione strategica con la fortezza rinascimentale presente, in posizione panoramica, sul colle del capoluogo marchigiano e poi, sulla Caserma della Cavalleria al ponte della Maddalena a Napoli costruita su un sito particolarmente irregolare e angusto: Vanvitelli ideò brillanti soluzioni, come ad esempio la scelta della forma di esedra per la cappella della Caserma, per riuscire a completare l’opera e a garantirgli la funzione militare.

Dopo una breve pausa, il professor Riccardo Serraglio del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” ha illustrato come l’Acquedotto Carolino, attraverso un complesso sistema di impianti produttivi tra loro correlati, consentì di tramutare il territorio casertano da ampio territorio periferico, utilizzato per una produzione agricola ordinaria, in area di eccellenza dedicata alla sperimentazione di nuove produzioni agrarie e industriali.

Il generale di brigata Elia Rubino, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica  – Sezione di Caserta, infine, ha richiamato l’attenzione sulla particolare posizione geografica di Caserta e quindi del Palazzo Reale e su alcune scelte architettoniche del Vanvitelli, dalle quali  emerge che l’angolo di  inclinazione delle falde dei tetti è uguale a quello che il Sole raggiunge al Solstizio d’Inverno per cui le aree scoperte interne del compendio sono in ombra; poi l’Astro comincia ad innalzarsi nuovamente e i raggi riprendono ad illuminare gli androni che collegano i cortili e successivamente anche questi, talché si può affermare che con il Solstizio d’Inverno il Sole rinasce e il Palazzo Reale di Caserta rivive nel suo fulgore. – continua sotto – 

La giornata ricca di interventi ha permesso confronti e sinergie tra tutti gli interlocutori intervenuti e si è conclusa con l’intervento del presidente Aldo Maria Pagella che, nel consegnare al colonnello Francesco Sassara una copia dei disegni originali della Reggia di Caserta, ha dichiarato: “E’ una delle più belle raccolte grafiche di architettura, testimonianza di una magistrale opera d’ingegno e di una fusione mirabile  di Arte, Scienza e Tecnica”.

A fare da cornice alle attività della ricchissima giornata, il Comitato organizzatore dell’evento ha portato e lasciato in mostra agli intervenuti un plastico dell’ingresso principale della Reggia di Caserta, completato dalle 4 statue che erano previste nei disegni originali del Vanvitelli, un plastico dell’Acquedotto Carolino, limitatamente alla porzione degli Archi della Valle, e una teca contenente una copia degli strumenti originali utilizzati per porre la prima pietra nella costruzione della maestosa Reggia di Caserta.

La Scuola Specialisti che ha ospitato il convegno è un Istituto militare di istruzione per le attività di formazione basica iniziale, formazione tecnica specialistica, addestramento, aggiornamento, specializzazione, qualificazione e riconversione del personale dell’Aeronautica Militare, delle Altre Forze Armate, Corpi Armati e non dello Stato, nonché di personale di Forze Armate estere.

La Scuola Specialisti A.M. dipende gerarchicamente dal Comando Scuole A.M./3^ Regione Aerea di Bari. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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