E’ scontro tra maggioranza e opposizione, dopo che in Commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riforma dell’articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte. – continua sotto –
“Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”, affermano dalla Lega. “A questo punto l’accanimento della maggioranza contro i bambini è una certezza”, ha replicato la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani.
“Chi verrà sorpresa a rubare – interviene il ministro Matteo Salvini – non sarà più rilasciata ma sconterà la pena nelle case famiglia, in carceri adeguate o ai domiciliari, nel pieno rispetto della salute sua, dei figli e del nascituro”. “Una norma di buonsenso, realismo e giustizia: ora ci auguriamo che il testo venga portato al più presto in aula, con il voto di tutti”, conclude il leader leghista.
La proposta del Pd e il “blitz” sul testo originale – Il Pd decide di ritirare le firme alla proposta di legge a favore delle detenute madri e il provvedimento decade. Il testo era già stato votato da un ramo del Parlamento nella precedente legislatura. “Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme peggiorative consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso”, ha detto il Dem Alessandro Zan. Furioso Salvini: “Il Pd libera le borseggiatrici rom che usano bimbi e gravidanza. Vergognatevi”. – continua sotto –
Il protagonista del blitz al testo originale del ddl è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che, commentando la proposta di legge sulle detenute madri, diceva: “In commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riformare l’articolo 146 del codice penale sul tema. Finalmente si cambia: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”. Per borseggiatrici e ladre incinte, “la gravidanza non sarà più una scusa”, aveva chiosato. “Il Partito Democratico – continua Ostellari – non si smentisce. Come già accaduto con il ddl Zan, preferisce rinunciare al confronto e non cambiare nulla per pura ideologia. Ritirando le firme sul ddl detenute madri il partito di Elly Schlein sceglie ancora una volta di stare dalla parte sbagliata e conferma di volere l’impunità per ladre e borseggiatrici incinte”.
“A questo punto l’accanimento della maggioranza contro i bambini è una certezza”, ha replicato la capogruppo del Pd Serracchiani in una conferenza stampa tenuta assieme a Chiara Gribaudo, Federico Gianassi e Alessandro Zan a proposito della legge sulle detenute madri.