Premio Nazionale Don Diana a Diego Bianchi di “Propaganda Live”

di Redazione

Oggi, 21 marzo, primo giorno di primavera, assegnato il “Premio Nazionale don Diana- Per amore del mio popolo”, giunto alla 12esima edizione, istituito dal Comitato don Peppe Diana, Libera Caserta e dalla famiglia di don Giuseppe Diana, ucciso a Casal di Principe il 19 marzo del 1994. – continua sotto –

Per l’edizione 2023 meritevoli del riconoscimento sono Caterina Bellandi, Angelo Righetti, Diego Bianchi (nella foto). Per la sezione Menzioni Speciali: Carmela Manco, Alfonso Reccia, Comunità di Sant’ Egidio. A sostegno della battaglia per la libertà in Iran, i promotori del premio hanno deciso di assegnare un Premio Speciale a Pegah Moshir Pour. Il Premio sarà consegnato nella consueta cerimonia del 4 luglio che si terrà a Casa don Diana, sede del Comitato don Peppe Diana a Casal di Principe, nel giorno in cui don Peppe avrebbe festeggiato il suo compleanno.

MOTIVAZIONI –Caterina Bellandi, che con il suo taxi “motore d’amore”, accompagna i bambini malati all’ospedale. Conosciuta come “zia Caterina”, ha creato una rete di persone che, tramite la Onlus “Milano 25”, collabora con lei nelle diverse iniziative intraprese a favore dei malati. Svolge con passione il suo lavoro di tassista e parte della giornata la dedica ad accompagnare e distrarre i bambini malati che si recano all’ospedale Meyer di Firenze per le cure.

Ad Angelo Righetti, psichiatra che ha dedicato la sua esistenza alla realizzazione del modello dei Budget di Salute ed al Welfare di Comunità. Fra i principali collaboratori di Franco Basaglia nella preparazione delle linee direttrici della legge che ha portato alla chiusura dei manicomi. Il modello adottato in provincia di Caserta ed in particolare nell’Agro Aversano è il frutto del suo lavoro, consentendo la nascita e lo sviluppo della Cooperazione Sociale che, attraverso la gestione dei beni confiscati alle mafie, ha permesso l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti con fragilità psichica. – continua sotto –

Diego Bianchi, conduttore della trasmissione Propaganda Live (già “Gazebo”) per la grande attenzione agli ultimi e alla memoria delle vittime innocenti. Giornalista che con scherzosa irriverenza affronta con profondità temi sociali importanti. Diego è una delle poche voci libere nella tv italiana, con semplicità, empatia e acume racconta il paese e ci accompagna con satira e musica in tanti spaccati della nostra Italia.

Premio speciale a Pegah Moshir, lucana di origine iraniana, è un’attivista in prima fila nella divulgazione social delle proteste a seguito della morte di Mahsa Jina Amini e nella denuncia del regime islamico. È impegnata a promuovere la parità di genere, i diritti delle donne e altri diritti umani in Iran. Ha anche contribuito a varie organizzazioni di difesa dei diritti umani, come la Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

MENZIONE SPECIALE – A Carmela Manco, con l’associazione ‘Figli in famiglia’, forma ed orienta i minori alla convivenza civile, creando situazioni in grado di allontanarli dalla “strada”. Sostiene l’individuo nella crescita e nella riscoperta della sua dignità, con modelli di vita alternativi per scegliere consapevolmente il proprio “Progetto di vita”; ad Alfonso Reccia, per il suo quotidiano impegno nell’aiutare le donne vittime di tratta. La sua è un’azione silenziosa e caritatevole, di sostegno al riscatto di coloro che vivono ai margini della società; alla Comunità di Sant’ Egidio, per l’impegno profuso a difesa degli immigrati, per l’attivazione di corridoi umanitari nei paesi in guerra. Per svolgere il ruolo di mediazione importante tra i potenti della Terra. – continua sotto –

IL PREMIO – Il Premio, opera dell’artista Giusto Baldascino, consiste in una Vela versione in miniatura del monumento presente nel Parco cittadino di Casal di Principe dedicato a don Giuseppe Diana, verrà consegnato il 4 luglio a Casa don Diana, nel giorno in cui don Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno. Il Premio nazionale è assegnato a personalità che hanno saputo meglio incarnare, nel campo artistico, sociale, religioso, politico, economico, delle professioni, il messaggio di Don Diana contribuendo alla denuncia, alla resistenza e alla costruzione di comunità libere alternative alle mafie.

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