Avrebbe accumulato un patrimonio di decine di milioni di euro attraverso rapine a portavalori e furti agli sportelli bancomat il 57enne Giuseppe Magno, di Andria, al quale questa mattina i carabinieri hanno sequestrato beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 80 milioni, tra immobili, aziende, beni di lusso e conti correnti. Magno era stato arrestato nel 2019 ed è attualmente detenuto a Bari. – continua sotto –
I militari hanno eseguito un decreto di confisca emesso dal tribunale della prevenzione. Avviati a dicembre del 2019 dalla Procura della Repubblica di Trani dopo l’arresto di Magno, gli accertamenti patrimoniali hanno permesso di verificare gli acquisti, le costituzioni aziendali e le movimentazioni finanziarie del 57enne e dei suoi famigliari nell’ultimo trentennio e la provenienza illecita dei capitali, con i quali era riuscito a costituire il suo impero.
Tra i beni confiscati, 119 terreni agricoli – per un’estensione totale di oltre 530 ettari – tre aziende agricole, 23 veicoli e 29 immobili tra appartamenti, ville, locali commerciali e capannoni industriali, compresi l’immenso autoparco di via Canosa ad Andria e il cosiddetto “Castello”, la residenza divenuta simbolo della caratura dell’imprenditore, che da sola ha un valore stimato di circa tre milioni di euro.
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