Scontri Napoli-Eintracht, primi 8 arresti. De Laurentiis: “In Italia occorre modello inglese”

di Redazione

Scattano i primi arresti per gli scontri avvenuti mercoledì nel centro di Napoli, in occasione della gara di Champions con l’Eintracht Francoforte. Sono al momento 8 le persone arrestate nell’ambito delle attività delle forze dell’ordine: si tratta di 5 italiani e 3 tedeschi. – continua sotto – 

Il dato è stato fornito dal questore di Napoli Alessandro Giuliano, nel corso di una conferenza stampa in Prefettura. Il questore ha spiegato che le attività “sono ancora in corso attraverso l’esame delle immagini”. Per le persone arrestate sono stati emessi provvedimenti Daspo per periodi dai 5 agli 8 anni. 

In una nota la Questura spiega che nel pomeriggio circa 350 tifosi dell’Eintracht Francoforte hanno raggiunto piazza del Gesù Nuovo, nel centro storico, al termine di un corteo nelle strade cittadine. Circa 200 tifosi partenopei si sono diretti verso la piazza, molti armati di bastoni, bottiglie, cinture e altri oggetti contundenti. Gli stessi però non sono riusciti a raggiungere piazza del Gesù grazie al dispositivo di ordine pubblico presente, quindi si sono spostati sul lato di calata Trinità Maggiore dove hanno esploso petardi e lanciato fumogeni verso i mezzi delle forze dell’ordine, provocando la reazione dei tifosi tedeschi che, a loro volta, hanno lanciato materiale pericoloso contro le forze dell’ordine, che hanno poi aggredito. In questi frangenti un’auto della Polizia è stata incendiata.

Gli agenti sono comunque riusciti a impedire il contatto tra le due tifoserie e hanno successivamente indotto i tifosi ospiti a salire a bordo di pullman messi a disposizione dall’Anm, azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, per scortarli fino al loro albergo. Durante questo spostamento, personale della Digos ha notato in via Medina una persona lanciare sanpietrini contro due dei pullman e, non senza difficoltà, lo hanno bloccato. Si tratta di G.C., 32enne napoletano, con precedenti di polizia, che è stato arrestato per lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive e resistenza a pubblico ufficiale. – continua sotto – 

Dopo la partita, alle 23.20 circa, alcune centinaia di tifosi napoletani con volto coperto, fumogeni e armati di mazze, hanno raggiunto via Chiatamone e tentato a più riprese di raggiungere l’albergo sul lungomare che ospitava i tifosi tedeschi, scagliando oggetti di vario genere contro le forze dell’ordine ma venendo sempre respinti. In queste fasi, personale del commissariato di Giugliano-Villaricca ha arrestato un 46enne di Aversa (Caserta) con precedenti di polizia, riconducibile al gruppo Lions della curva A, per aver lanciato un fumogeno e pietre contro la polizia, ribaltando e danneggiando bidoni della spazzatura.

Contestualmente, personale della Digos e agenti del Commissariato Secondigliano, in via Chiatamone-angolo via Santa Lucia, hanno arrestato un 27enne tedesco poiché, con il volto coperto e armato di un’asta in legno, in compagnia di altre persone in corso di identificazione, si è reso responsabile di un fitto lancio di oggetti contro la polizia.

Infine, le attività investigative svolte dalla Digos, con il supporto delle immagini registrate dagli operatori del Gabinetto interregionale di Polizia scientifica relative ai disordini di piazza del Gesù e calata Trinità Maggiore, hanno portato stamattina all’arresto in flagranza differita di tre tifosi napoletani, di cui un 47enne napoletano riconducibile a un gruppo della curva B, un 51enne di Casoria (Napoli) e un 38enne napoletano appartenenti a sodalizi della curva A, e di due tifosi dell’Eintracht di 35 e 28 anni. E’ in corso la completa identificazione di tutti i tifosi tedeschi giunti a Napoli, la cui posizione verrà vagliata per aver organizzato una manifestazione non preavvisata nonché per ogni altro reato che, in base alle indagini, sarà ritenuto loro ascrivibile. – continua sotto – 

Prefetto: “Evitato contatto tra tifoserie” – “Ringrazio le forze dell’ordine, perché il primo dato è che abbiamo contusi solo tra le forze dell’ordine, che hanno evitato qualsiasi tipo di impatto tra le due tifoserie. Credo sia prioritario riconoscere agli operatori delle forze di polizia una professionalità e un equilibrio che è stato mantenuto nel corso della due giorni”, ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, nel corso della conferenza stampa sugli scontri. “Non dico che non ci siano stati incidenti – ha aggiunto – ma dico e riaffermo con forza che si è evitato, grazie alle forze dell’ordine, qualsiasi momento di contatto tra le due tifoserie. Per 48 ore le forze dell’ordine non hanno determinato alcun contatto tra le due tifoserie”.

“Se divisi in gruppi era difficile controllarli” – Il corteo dei tifosi dell’Eintracht Francoforte nelle strade del centro di Napoli è stato permesso perché “sarebbe stato estremamente più difficile controllare gruppi sparsi”, ha spiegato Palomba. “Qualcuno ricorderà gli eventi che si sono verificati in occasione della partita con l’Ajax. – ha aggiunto il prefetto – È pur vero che ormai tutti si diventa esperti in ordine e sicurezza pubblica, però faccio notare che lungo il corteo e successivamente non è successo niente. Erano persone che camminavano per la città, tutte non in possesso di armi o di qualcosa di contundente. Se si fossero divisi in gruppi di 30 o 50 persone, sarebbe stato estremamente più difficile controllarli. Volontariamente si è deciso di seguirli e accompagnarli, anche perché questo consentiva un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine. L’accompagnamento è avvenuto in base a una scelta, così come il concentramento a piazza del Gesù dove sono stati chiusi tutti i varchi, e tutto sommato la piazza ci consentiva di controllarli più adeguatamente”. Palomba ha sottolineato come “non ci sia stato alcun contatto tra le due tifoserie in nessun momento della due giorni. Ci sono stati tentativi di sfondamento, ma nessuno ha riportato contusioni specifiche tra tifosi napoletani e tedeschi. Il primario interesse di chi ha la gestione dell’ordine pubblico è quello della tutela delle persone”.

“Il calcio non ha nulla a che fare con quelle persone” – “La partita si è svolta del tutto regolarmente. Non scendo in alcun tipo di polemica sul fatto se fosse giusto o meno da parte di un’autorità di pubblica sicurezza adottare un provvedimento di divieto di vendita dei biglietti. Ma immaginate se, invece di 300-400 persone, ce ne fossero stati 2.700 come era previsto”, ha detto ancora Palomba. “Qualcuno ha obiettato se era competente il prefetto, visto che si parlava di una gara internazionale. Io ritengo che la competenza a livello di ordine e sicurezza pubblica sui territori sia dei prefetti. Qualcuno dice che era addirittura meglio derogare al mio divieto – ha proseguito Palomba – ma avevamo segnali di un certo tipo, e parlo non solo dei tifosi tedeschi ma anche dei tifosi napoletani. Lo sport e il calcio non hanno niente a che fare con queste persone, lo dico in maniera ferma. Io amo il calcio, ma queste persone non amano il calcio, amano solo la violenza”.

Il sindaco Manfredi: “Chiederemo ristori per danni subiti” – “Abbiamo avuto 5 autobus danneggiati dagli scontri e faremo presente in tutte le sedi competenti che è necessario dare la possibilità di un ristoro dei danni che c’è stato anche per i commercianti. Lavoreremo in questa direzione, faremo una quantificazione”, ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, parlando in conferenza stampa in prefettura. “Noi come Anm abbiamo avuto tra i 10 e i 20mila euro di danni agli autobus”, ha aggiunto Manfredi.

De Laurentiis: “In Italia occorrono leggi come in Inghilterra” – Alla riunione urgente in prefettura ha partecipato anche il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis. “La politica italiana di questo se n’è sempre lavata le mani. L’unica premier a fare qualcosa è stata inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Dico sempre prendete la legge inglese e applicatela in Italia”, ha detto De Laurentiis in conferenza stampa in prefettura. “Non si tratta di dire che ora arrivano i campionati nel 2032, per cui arriveranno i finanziamenti per rifare gli stadi. Se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio, non esiste questa possibilità. Lo stadio dev’essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene rappresentata e trasmessa”, ha aggiunto.

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