Aversa – Barriere architettoniche, appello di Oliva: “Distribuire soldi erogati da Regione”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – La Regione Campania ha assegnato al Comune di Aversa oltre 100mila euro per finanziare impianti di ascensori per il superamento delle barriere architettoniche diretti a quelle famiglie che hanno al proprio interno componenti con disabilità, ma il comune normanno non li ha mai utilizzati anche a distanza di anni. – continua sotto –  

A lanciare l’allarme, a fronte della necessità di erogare questi contributi, è, dall’opposizione, il capogruppo consiliare, nonché commissario cittadino di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva. Dalla Regione Campania, secondo l’esponente del partito della premier Giorgia Meloni, nel tempo, tra il 2018 e il 2020, sono stati erogati 103mila euro, dopo circa 11 anni di attesa, per coprire in parte i fabbisogni, più volte rappresentati nell’arco dello stesso periodo, afferenti l’erogazione dei contributi previsti da una legge del 1989, da parte del Comune di Aversa per l’abbattimento delle barriere architettoniche ai cittadini che ne hanno fatto richiesta, in particolare per le ascensori alle famiglie che hanno familiari affetti da disabilità.

Un argomento trasversale che tocca più assessorati da quello dal quale dipende l’ufficio tecnico comunale (con il vicesindaco con delega all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Marco Villano) a quello delle politiche sociali (sulla cui poltrona siede da qualche settimana siede il neo assessore Marco Girone che ha sostituito il dimissionario, dal dicembre scorso, dall’assessore tecnico Luigi Di Santo, costretto dal sindaco a lasciare l’incarico per far posto ad un assessore politico per consentire la sopravvivenza dell’amministrazione).

«Siamo – ha dichiarato ancora Oliva – di fronte ad una situazione paradossale.  In sintesi, ad oggi il comune non concede agli aventi diritto questi finanziamenti con i privati che, nel contempo, hanno dovuto anticipare l’intera somma di tasca propria. Eppure, si tratta di persone appartenenti alle fasce deboli, delle quali quest’amministrazione si dichiara, a parole, paladina, mentre nei fatti le dimentica pur potendo dare loro un aiuto concrete con somme che devono essere solo assegnate agli aventi diritto». – continua sotto –  

«Siamo, invece, – conclude l’esponente di Fdi – di fronte alla più totale inefficienza ed inerzia, in ordine del sindaco, del vicesindaco e dell’assessore alle politiche sociali. Chiedo che venga immediatamente approvata la delibera di giunta municipale che dia l’indirizzo ai dirigenti di liquidare le somme che spettano ai cittadini aversani. Fate presto». Richieste che sono talmente tante che i fondi stanziati riescono a coprire solo il 56% del fabbisogno. A conti fatti servirebbero altri 68mila euro che saranno erogati dalla Regione Campania nei prossimi anni.

Dalla casa comunale i diretti interessati preferiscono non replicare alla vicenda se non evidenziando che l’attuale amministrazione è stata tra quelle più attive, se non la più attiva sul tema delle politiche sociali per le quali sono state diverse le iniziative messe in campo anche come comune capofila dell’ambito socio-assistenziale C06.

A tal proposito lo stesso Ambito, che comprende ben nove comuni dell’Agro Aversano, quando era ancora assessore Di Santo era stato ammesso al finanziamento per quasi 40mila euro, il risultato migliore in Campania, per un progetto proposto sempre da Di Santo per finanziamento Pnrr Inclusione e Coesione per l’annualità 2022 in risposta all’avviso messo a bando dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del febbraio 2022. Ma, somma ancora più ingente, 2 milioni e 400mila euro per finanziare gli assegni di cura annualità 2020. Cifra tale da coprire per quasi 12 mesi tutti gli utenti gravissimi (202). «Un risultato straordinario raggiunto attraverso un lavoro incessante e costruttivo senza farsi intimidire da pressioni di ogni tipo», aveva affermato Di Santo.

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