Aversa (Caserta) – Stimolare i giovani più restii all’attività motoria e incanalare e guidare l’energia e i comportamenti di coloro che sono più esuberanti. E’ lo scopo dell’incontro sul tema della difesa personale tenutosi stamani nell’atrio del Liceo “Fermi” di Aversa, nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Motorie dell’istituto diretto dalla professoressa Adriana Mincione. – continua sotto –
A partecipare gli allievi delle classi del primo biennio delle sedi di Aversa e Parete, alla presenza di esperti, quali: Maria Galasso, posturologa-chinesiologa, docente del Liceo Fermi; Federica Ianuale, psicologa-psicoterapeuta; Antonio Picone, fisiatra, posturologo, terapista del dolore; Lucrezia Barbato, avvocato penalista del Foro di Napoli Nord; e i maestri di arti marziali Antonio Auriemma e Francesco Di Chiara, atleta e fighter aversano che negli ultimi anni ha occupato più volte le pagine di cronaca per il suo “attivismo” contro i malviventi e il prezioso aiuto fornito alle forze dell’ordine.
“La scelta di affrontare la tematica riguardante la difesa personale nei percorsi didattici – spiega la dirigente Mincione – deriva dal fatto che la scuola rappresenta un contesto ottimale per la prevenzione di situazioni di rischio per soggetti rientranti in fasce d’età critiche e verso le quali è legittimo nutrire una particolare sensibilità. Inoltre, la difesa personale rappresenta uno strumento interdisciplinare che coinvolge diverse discipline di insegnamento ed in particolare le scienze motorie e l’educazione civica”.
A proposito dell’incontro tenutosi nell’istituto, la ds sottolinea che deve essere “inteso soprattutto come la capacità di essere attivi mettendo in condizione i ragazzi di reagire prontamente a qualsiasi tipo di aggressione, fisica e verbale, nella maniera appropriata entro i limiti consentiti dal vivere civile. Quindi, rafforzare, attraverso la presentazione di tecniche di difesa, il senso di autostima e la sicurezza in sé stessi. Attraverso una migliore percezione del proprio corpo, gli alunni vengono a conoscenza di modalità di difesa in un’ottica di educazione civica e di educazione alla legalità”. Sotto un’altra immagine