Aversa, gli studenti del “Da Vinci” parlano di autismo alla “Fattoria della Salute”

di Tina Cioffo

Aversa (Caserta) – Per gli studenti della 4A e 4B del liceo scientifico dell’Istituto superiore “Leonardo Da Vinci” di Aversa non è stato un normale giorno di scuola solo perché vissuto fuori dall’aula ma anche per l’argomento trattato: l’autismo. – continua sotto –

L’occasione è stata promossa da Francesca Mandato, presidente dell’associazione “Un Mondo Blu odv”, partner del progetto “Fattoria della Salute” sostenuto da “Fondazione Con Il Sud” e da Banca Intesa San Paolo, portato avanti ad Aversa in quello che era l’ex manicomio civile ma oggi meglio conosciuto come “Fattoria Sociale Fuori di Zucca” della cooperativa “Un Fiore per la Vita”.

“A pochi giorni dalla Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, abbiamo voluto parlarne ancora per non correre il rischio di esaurire l’interesse attorno alle celebrazioni”, ha detto Francesca Mandato, madre di Luigi e Nicola, due fratelli gemelli autistici che per un giorno hanno accolto docenti e compagni di classe, in fattoria tra amici, educatori e attività laboratoriali di agricoltura sociale.

“L’autismo non è solo urla e mani sulle orecchie per limitare i rumori. L’autismo è suonare, giocare, lavorare, sorprendersi e notare dettagli che altri non riescono a vedere. Certo – ha spiegato Mandato – la lotta è quotidiana perché bisogna sempre avere il coraggio di osare per superare di volta in volta un limite. Quello che però stanca è la cieca politica che non sente la necessità di una legge per gli autistici adulti come se chi è autistico fino a 18 anni, ad un tratto accetti di sparire dai radar. Un’assurdità dinanzi alla quale ci opponiamo tutti i giorni, sperando di essere ascoltati”. – continua sotto –

Gli studenti hanno sentito parlare di piani terapeutici individualizzati, di percorsi riabilitativi pensati per restituire dignità alle persone trattate solo come numeri, di comunità che crescono insieme lungo sentieri di legalità e riscatto. Tematiche che sembrano essere staccate le une dalle altre ma in realtà – ha spiegato Raffaella Galeone, della cooperativa ‘Un Fiore per la Vita’ – costituiscono la base per essere consapevoli di quello che abbiamo e di quello che vogliamo essere”.

I liceali, hanno ascoltato seduti in cerchio con accanto alcuni dei ragazzi e delle ragazze che ogni giorno a “Fuori di Zucca”, frequentano i laboratori della Fattoria della Salute. “D’altronde, non avrebbe avuto senso di parlare di autismo stando lontano da chi ne è affetto”, ha detto Alessandra Corona, educatrice del progetto “Fattoria della Salute”. “Non mi piace – ha continuato Corona – quando si parla dei disabili come di persone speciali. È speciale chi compie un’impresa straordinaria, la disabilità è un dato di fatto e per comprenderla bisogna avere la consapevolezza di essere diversi esattamente come lo è ognuno di noi”.

“Un ragionamento che capisco fino in fondo, perché ho sempre pensato a Nicola come ad ognuno di noi, capisco che lui è autistico ma questo non mi ha mai impedito di rapportarmi coinvolgendolo in iniziative che so a lui gradite. Come me, anche tutti gli altri amici di classe”, ha detto Francesco, studente liceale. “La sensibilità di Luigi – ha aggiunto una sua compagna di classe – la viviamo tutti i giorni e da lui riesco ad imparare cose che da sola non vedrei”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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