Aversa (Caserta) – In un momento di calma nella turbolenta strada che sta percorrendo l’amministrazione (che fu) di centrosinistra abbiamo rivolto al primo cittadino di Aversa, Alfonso Golia, una serie di domande per meglio comprendere la situazione. – continua sotto –
Nell’estate del prossimo anno si tornerà alle urne per eleggere il suo successore. Uno scenario politico completamente nuovo si presenta agli aversani. Perché? «Ad un anno e tre mesi circa dalla fine del mandato elettorale ricevuto nel giugno 2019 ci apprestiamo a definire le priorità da attuare delle linee di mandato, in questi 15 mesi. Sono consapevole che molti cittadini hanno impiegato mesi per metabolizzare la scelta di allargare il campo democratico nel novembre 21, allargamento basato su uno schema di governo, regionale e nazionale, un allargamento fisiologico volto a rafforzare la coalizione di centro sinistra senza modificare né metodo né obiettivi di mandato. Il “ribaltino” da parte di alcuni consiglieri eletti nelle liste a sostegno della mia candidatura ha solo accelerato il processo di allargamento del campo democratico di centrosinistra, che sarebbe avvenuto ugualmente. Non si può certo immaginare di essere alleati alla guida del paese e del governo regionale ed essere alternativi e contrapposti in una città importante per storia e per opportunità come Aversa».
Ma c’è chi parla di un suo tradimento. «Capisco bene sul perché alcune forze politiche preferiscono cimentarsi in lunghe narrazioni denigratorie continuando ad insistere su un tradimento di mandato da parte mia. Qualcuno definirebbe questa dialettica la conseguenza del gioco delle parti, io invece sono molto più critico. Evidenzio a malincuore, piuttosto, un’assenza di capacità politica di reggere il confronto sui temi di visione della città, l’assenza della politica: discussioni, dibattiti, confronti volti alla contrapposizione di pensiero per la risoluzione delle problematiche. In questi mesi, per fortuna, abbiamo aperto costanti confronti con la città con il terzo settore con le agenzie educanti del territorio, attuando politiche partecipate. Non posso nascondere che all’interno di una dialettica politica in seno alla maggioranza ci sono stati anche momenti che hanno generato una tensione politica, la quale a mio avviso va declinata bene per evitare strumentalizzazioni. Non sono mai stato preoccupato per la tenuta della maggioranza, poiché sia il metodo che gli obiettivi non sono mai stati messi in discussione in ogni fase cruciale di questa bellissima esperienza amministrativa, la capacità di dialogo, e la maturità politica di riuscire a far sintesi tra tutti i gruppi politici del campo democratico non sono mai state scalfite, anche quando la tensione mediatica immaginava una fine immediata dell’amministrazione».
Quale sarà il prossimo banco di prova? «Siamo già a lavoro per la redazione del bilancio di previsione ed i suoi allegati, come ad esempio il piano triennale delle opere pubbliche al piano occupazionale, la valorizzazione degli immobili, le questioni legate alla riscossione, il piano di mobilità ed il nuovo piano traffico, affronteremo le questioni ad altri argomenti come la pubblica illuminazione, e l’esternalizzazione di alcuni servizi come il cimitero o lo stesso mercato ortofrutticolo, ancora abbiamo da promuovere politiche di innovazione sociale e di inclusione, ed altre attività di programmazione nell’ambito culturale e turistico, infine non per importanza porteremo avanti l’iter per l’adozione e approvazione del Puc, documento strategico per l’organizzazione e lo sviluppo della Città. Auspico sempre su un confronto politico partecipato da tutti, cittadinanza attiva e forze politiche, faremo di tutto per rendere sempre più trasparente e condivise ogni scelta». – continua sotto –
Per il futuro? «Come ho sempre detto a tutti, si vince insieme così come si perde insieme, preferisco sempre guadagnarmi sul campo la fiducia degli alleati del campo democratico di centrosinistra e della città, piuttosto che nelle fredde stanze. La squadra di governo è all’altezza per vincere insieme questa sfida per portare Aversa ad essere sempre più all’avanguardia in termini di vivibilità e sviluppo sociale».