Aversa, tavolini e dehors: è braccio di ferro tra Amministrazione e Polizia Locale

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – “Oramai potrebbe paventarsi l’abuso di potere da parte degli agenti della Polizia municipale che da venerdì e per tutto il fine settimana appena trascorso ci hanno flagellato di verbali per la presunta mancata autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico”. È un coro unanime quello che proviene dai malcapitati titolari degli esercizi commerciali di somministrazione di cibi e bevande rientranti nella movida cittadina. – continua sotto –

Si è giunti alle più alte vette kafkiane con una frattura netta tra quanto sta facendo la Polizia municipale e quanto va predicando l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfonso Golia, in particolare dal suo vice Marco Villano,  che ha visto vanificare con il comportamento tenuto dai vigili quanto deciso in giunta nella mattinata di mercoledì e, successivamente, illustrato in Consiglio comunale giovedì: ossia la presa d’atto dell’esistenza della proroga tacita delle autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico per quelle scadute il 31 dicembre scorso.

Tra l’altro, nulla di nuovo perché la proroga è prevista in una legge dello Stato e il comune (e nemmeno i caschi bianchi aversani) possono sottrarsi. Invece, quasi a voler sbugiardare il vicesindaco Villano, che in Consiglio comunale ci aveva messo la faccia, affermando che la proroga era tacita, da venerdì sera sono iniziate, letteralmente, a fioccare contravvenzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico, nonostante i titolari degli esercizi commerciali abbiano dichiarato a verbale di stare usufruendo della proroga concessa dal parlamento attraverso una legge dello Stato.

Sollecitato ad intervenire sull’argomento, il numero due dell’esecutivo normanno, visibilmente imbarazzato, si è limitato a dichiarare che avrebbe avuto un chiarimento con il sindaco e il dirigente del settore Giovanni Gangi. Nessuna reazione sulla vicenda da parte degli altri due assessori coinvolti nella vicenda: Francesco Sagliocco che detiene la delega alle Attività produttive, e Giovanni Innocenti che ha, invece, la responsabilità della Polizia municipale. – continua sotto –

Insomma, come fanno notare anche dall’opposizione, l’impressione è che sia in corso una sorta di braccio di ferro tra la Polizia municipale e l’Amministrazione comunale e che i poveri titolari degli esercizi commerciali ne stiano facendo le spese. “Non è possibile – ha dichiarato l’esponente del Gruppo per Aversa Gianluca Golia – che le decisioni della politica e, soprattutto, una legge dello Stato venga disapplicata, ignorata da chi dovrebbe farla rispettare. Mentre a livello nazionale si cerca di tutelare il commercio, ad Aversa ci siamo messi d’impegno a danneggiarlo”. Questo per quanto riguarda l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico, dove, oramai, i locali stanno mettendo in conto il costo della contravvenzione.

Un discorso a parte merita la partita che si sta giocando sui dehors. Gli stessi agenti locali, in queste ultime settimane, ne avevano sequestrati numerosi, ma, man mano, il tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere sta annullando diversi di essi, tanto che alcuni, come nel caso del Bar Brasilena, nella centralissima via Roma. Ci sono, però, tantissimi dehors nelle stesse situazioni, ma non hanno ricevuto per i motivi più disparati, controlli e continuano ad essere utilizzati.

Una situazione che, come ha tenuto a evidenziare il consigliere comunale Giuseppe Stabile, crea una evidente disparità di trattamento tra i commercianti. Anche in questo caso, ad attivarsi è stato il vicesindaco Villano che ha proposto una nuova bozza di regolamento che ha avuto anche il parere positivo del dirigente, con alcune limitazioni. Ma i tempi sono lunghi e, come hanno fatto notare gli esponenti di ConfcommercioFipe e Aversa Centro Commercio Vivo, il rischio concreto è che mentre i medici studiano, il malato rischia di morire.

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