Carinaro (Caserta) – Un’intera giornata passeggiando all’insegna della natura, del gusto e dell’incontro tra generazioni, in uno dei luoghi più suggestivi della Penisola Sorrentina. E’ quella trascorsa, il 28 aprile, dagli allievi delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo statale di Carinaro, diretto dal preside Ernesto Natale, a Vico Equense, nel Borgo San Salvatore, dove, oltre ad ammirare la bellezza del Vesuvio, è ancora possibile osservare scorci dove sembra che il tempo si sia fermato. – continua sotto –
Accompagnati da un gruppo di docenti, guidato dal vicepreside Giovanni De Paola, e da guide turistiche del luogo, i ragazzi hanno percorso il “Sentiero di Mario”, dal nome di un contadino che, oltre mezzo secolo fa, acquistò un terreno a circa 2,5 chilometri da casa, ribattezzato “Oasi di Mario”, per coltivare e curare piante e alberi da frutto.
Il terreno è situato in località “E colarc”, una dolina di depressione di origine carsica, dove l’acqua per millenni ha scavato la roccia calcarea facendo “colare” (da qui l’origine del nome) la montagna su se stessa. Nonostante fosse abbandonato, Mario decise di crearvi un giardino, protetto da una falesia di 90 metri e da un muro a secco di oltre 5 metri, in cui piantare tutto ciò che le stagioni offrono. E fu così che iniziò il suo andirivieni quotidiano, di oltre 5 chilometri, durato 50 anni, in cui ha coltivato i migliori prodotti che si ricordano nel borgo. Una passione che oggi viene portata avanti dai suoi familiari che hanno reso il sentiero un percorso per gli appassionati di trekking e di passeggiate completamente immerso nella macchia mediterranea; e l’oasi un luogo dove organizzare picnic o semplicemente trascorrere attimi di quiete.
Un’esperienza unica per gli alunni, che hanno potuto degustare anche prodotti tipici di un caseificio locale, in un angolo incontaminato dove i profumi, i sapori e gli abitanti del borgo continuano a esprimere tutta la loro genuinità. E dove il ricordo di “Nonno Mario” continua a vivere. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA