Gricignano (Caserta) – “Incompetenza o chiara volontà di far perdere il Comune in tribunale?”. Se lo chiede Vittorio Lettieri, capogruppo dell’opposizione, all’indomani della sentenza con cui il Tar Campania ha accolto il ricorso presentato da “Iliad”, ottenendo l’annullamento del provvedimento con cui l’Ufficio tecnico comunale aveva revocato la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per l’installazione di un ripetitore telefonico 5G “apparso” nel novembre scorso in via Simonelli, tra piazza Municipio e via Sant’Antonio Abate, in pieno centro storico, ordinando anche la demolizione delle opere ritenute abusive. – continua sotto –
A sorprendere è stata la mancata costituzione del Comune di Gricignano in giudizio. Un “caso nel caso” dal momento che la vicenda aveva già destato polemiche, oltre a quelle legate alle preoccupazioni manifestate da molti cittadini, per il fatto che il proprietario dell’immobile su cui è collocata l’antenna è una società di cui il vicesindaco Giuseppe Diretto è amministratore unico.
“Non soltanto il Comune perde la causa e viene condannato al pagamento delle spese ma, cosa impensabile, – afferma Lettieri in un video – non si costituisce nemmeno in giudizio dinanzi al Tar, nonostante la responsabile dell’area Affari legali dell’Ente avesse sollecitato per ben 4 volte per iscritto il tecnico comunale a nominare un legale. Ancora più grave è quando uno dei controinteressati nel giudizio è un amministratore comunale, addirittura vicesindaco”. “Eppure, parliamo di un Comune – sottolinea l’esponente dell’opposizione – noto per le costituzioni in ogni giudizio, anche in quelle per richieste di risarcimento dovute a incidenti da buche stradali. Assurdo, poi, che il sindaco, interpellato, abbia riferito di non sapere niente e di doversi consultare con i tecnici, quasi come fosse il sindaco di un altro comune e che non fosse lui il garante della tutela dei suoi concittadini”.
La settima sezione del tribunale amministrativo regionale ha giudicato “illegittimo” il provvedimento di revoca del Comune di Gricignano poiché l’istanza di autorizzazione presentata da Iliad si intende accolta per “silenzio-assenso” essendo trascorso il termine di 90 giorni per comunicare all’interessato un atto espresso di diniego. Tra l’altro, sottolinea il Tar, “tardiva” è anche la contestazione del contrasto con il regolamento comunale in materia di localizzazione degli impianti, “non sussistendo l’interesse pubblico che giustificherebbe il ritiro dell’autorizzazione rilasciata” seppur in modo “tacito”. – continua sotto –
Una sentenza che poteva essere diversa secondo Lettieri: “Il Tar ha dato ragione a Iliad perché non c’è stato nessuno in giudizio per difendere il Comune e chiarire che il regolamento non vieta l’installazione dei ripetitori ma li disciplina e regolamenta, dando l’opportunità all’Ente di prevalere sui privati”. Secondo il capogruppo di “Gricignano al Centro” è una vicenda che “rasenta profili di responsabilità penale” poiché “più che negligenza è una sorta di omaggio dell’amministrazione al proprio vicesindaco”.
A questo punto, per Lettieri c’è da fare una riflessione: “La responsabilità non è solo del sindaco, tutti gli amministratori ce l’hanno, dal primo all’ultimo, ed è quindi giunto il momento, da parte di partiti e associazioni, di aprire una riflessione per capire se è indispensabile che questa amministrazione continui nel suo operato, visti questi risultati che dovrebbero portare a inevitabili dimissioni”. IN ALTO IL VIDEO