Mondragone, l’odissea del Mercato Ortofrutticolo: Cerreto (Fdi) incontra gli arrabbiatissimi imprenditori

di Redazione

Mondragone (Caserta) – È stato un “tour de force” tra i problemi del settore agricolo, sabato pomeriggio, per il parlamentare Marco Cerreto di Fratelli d’Italia, membro della commissione Agricoltura, a Mondragone. – continua sotto –

Accompagnato dai referenti zonali dei circoli dei Mondragone, Cellole e Sessa Aurunca, Rachele Miraglia, Pasquale Sangiorgio e Giovanni Morrone, nonché dal suo collaboratore e consulente per il comparto agricolo, Angelo Andolfi, il deputato meloniano ha incontrato gli agricoltori e gli imprenditori dell’ortofrutta del fatiscente e degradato mercato ortofrutticolo di Mondragone, ubicato nell’edificio-capannone dell’ex Idac Food. Qui un nutrito gruppo di esponenti di questa difficile realtà imprenditoriale della cittadina litoranea, rappresentati da Salvatore Miraglia e Basilio Tucci, hanno manifestato il loro disappunto riguardo una politica locale che da oltre 20 anni non riesce a dare risposte concrete e definitive sul futuro di tale impianto, che di fatto è un mercato ortofrutticolo di produzione, ma che aspetta ancora una regolarizzazione, riorganizzazione e una regolamentazione, che consenta di realizzare in loco il sogno di tanti piccoli produttori locali: un piccolo mercato di produzione alternativo a quello di Aversa e al mercato di transito di Fondi.

Cerreto, dopo aver visitato i capannoni con tanto di sovrastruttura, che ormai evidenzia i segni del tempo, ha avuto l’occasione di interfacciarsi, in aggiunta con il consigliere comunale di maggioranza Marcello Buonodono. Dopo qualche intervento critico di alcuni produttori ortofrutticoli contro la gestione amministrativa del sindaco Francesco Lavanga, dell’assessora Tramonti e del consigliere regionale Giovanni Zannini, Cerreto ha chiesto al rappresentante locale di questi piccoli imprenditori, che a loro volta si sentono offesi per l’etichetta di “occupatori abusivi”, quando da 40 anni svolgono la loro attività in loco, di organizzarsi in un’associazione che abbia come fine quello di formulare una proposta congiunta fattibile,  di cui lui stesso possa divenire promotore sul tavolo istituzionale locale, coinvolgendo i rappresentanti dell’amministrazione comunale cittadina.

Sulla vicenda del contenzioso in atto a carico di questi imprenditori, la politica non potrà assolutamente metterci il dito, ma si vuole seguire la strada di una collaborazione istituzionale al fine di trovare una soluzione concreta attesa da anni. Sul tavolo del confronto potrebbero essere affrontati le questioni della regolarizzazione e ristrutturazione del sito sul fronte agibilità, il pagamento di un fitto o l’acquisto degli spazi e un adeguamento fattibile dei progetti già presentati in passato, anche nel piano triennale dei lavori pubblici e poi stornati in quanto considerati purtroppo inadeguati e faraonici con i tempi. – continua sotto –

Basilio Tucci, con un po’ di amaro in bocca, ha tirato fuori dal suo cilindro la vicenda del progetto destinato al Masterplan offerto all’amministrazione Pacifico, di cui, a suo avviso, è rimasto solo l’eco da campagna elettorale per le elezioni di De Luca e dei deluchiani territoriali. Appare chiaro che è una vicenda non del tutto facile da risolvere, in quanto in base alle informazioni raccolte dal consigliere Buonodono occorrerebbe un finanziamento di 4,5 milioni di euro per risanare l’area e bisogna capire a quali fondi è possibile accedere, rispetto anche alla decantata prospettiva del Pnrr, in vista di una rimodulazione del Prg di Mondragone in Puc.

Il sogno di un mercato ortofrutticolo di produzione tutto mondragonese potrebbe divenire più sbiadito o un miraggio se poi dovesse essere balenata l’idea di una delocalizzazione in un’altra zona della località rivierasca, in quanto una struttura o un impianto da realizzare sul territorio non è purtroppo al momento fattibile. Comunque, quello di sabato è stato un primo appuntamento che apre un sentiero da percorrere tutto in salita.

Subito dopo, Cerreto si è diretto in via Castel Volturno, presso la sede dell’Unione degli Agricolotori, diretta da Antonio Villano, che ha posto sul tavolo del confronto con gli imprenditori locali 12 istanze per questioni relative ai prestiti per i danni provocati al settore dal Covid, alle cartelle esattoriali, alla questione dei contributi per i serricoltori. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA 

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