Vinitaly 2023, l’Antica Distilleria Petrone tra i protagonisti campani

di Redazione

Sono 220 le aziende campane che la Regione, insieme con Unioncamere, hanno portato al Vinitaly 2023. La tradizionale fiera enogastronomica, tornata quest’anno ai numeri record pre-pandemia. “La Campania fa la sua parte con vini e aziende di grande qualità che sul mercato internazionale fanno registrare numeri record”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ciro Fiola. – continua sotto –

Grande attenzione di visitatori e buyer per i prodotti campani, che negli anni stanno aumentando fortemente il loro appeal sul mercato, grazie allo sviluppo della qualità e al contesto ambientale nel quale vengono rappresentati. “La Regione Campania sta puntando molto sul rafforzamento del brand dei propri vini e il fatto che tutti i consorzi espongano insieme per la prima volta è indice significativo del nuovo modello che stiamo mettendo in campo, ha commentato l’assessore regionale Nicola Caputo.

La Camera di Commercio di Napoli ha ospitato i consorzi locali, attraverso l’azienda speciale “Si Impresa”, presieduta da Fabrizio Luongo, il quale ha ribadito che il Vinitaly è un’occasione “per far competere le imprese campane sul tema della qualità”.

Tra i padiglioni, tantissime proposte, spesso di assoluto interesse, come la produzione dell’Antica Distilleria Petrone di Mondragone (Caserta), la cui storia risale al 1858. Il titolare, Andrea Petrone, ha ricordato l’esperimento riguardante la permanenza, per un anno, sui fondali marini al largo di Mondragone, quelli dell’antica città romana di Sinuessa, fondata nel 296 a.C. e sprofondata sotto il livello del mare intorno al IX secolo d.C., di 370 bottiglie di “Elixir Falernum”, liquore diventato oggetto di studio delle Università di Napoli e Palermo per valutare gli effetti prodotti da dodici mesi di affinamento subacqueo.

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