Aversa (Caserta) – La città di Aversa è in campagna elettorale. Manca, oramai, un anno all’ordinaria scadenza dell’attuale mandato del sindaco Alfonso Golia, ma i sempre più frequenti vaneggiamenti dei probabili candidati alla carica di primo cittadino stanno aumentando a dismisura. Centrodestra, centrosinistra, cani sciolti, sono tutti alla ricerca di un candidato che possa aggregare. – continua sotto –
CENTROSINISTRA – Il centrosinistra rischia di trovarsi come candidato l’attuale primo cittadino che, diciamolo fuori dai denti, ha toppato sin dall’inizio. Ha perso verginità e credibilità quando nel dicembre del 2019 ha raccattato di tutto pur di portare avanti un’esperienza che aveva abortito e che, da allora, non è riuscita a continuare a vivere, riuscendo solo a sopravvivere barcamenandosi in orgasmi verbali che ricordano il discorrere di predicatori invasati. Oggi, e questo deve essere chiaro, chi rappresenta l’attuale amministrazione, considerato quanto fatto sino ad oggi, dovrebbe avere la bontà di starsene quieto a casa. E con il “chi rappresenta” non ci riferiamo solo al primo cittadino, ma anche a chi con lui ha partecipato ad un’esperienza che non ha concretizzato le aspettative iniziali. E intendiamo, per essere chiari, gli assessori e quei tanti giovani pr in cerca di una sistemazione che hanno rimpolpato l’asfittico centrosinistra aversano. Insomma, per parafrasare un bigliettino di “Imprevisti” del Monopoli, “State fermi (almeno) un giro”. A questo punto, al centrosinistra toccherà trovare non solo un nome che unisca, ma anche un’aggregazione chiara, che guardi al futuro avendo il programma concordato come una sorta di Bibbia. Bisognerà creare delle liste fatte da persone di sostanza, non da poco più che ragazzini che hanno tutt’altro che il bene della collettività quale obiettivo della loro esperienza politica.
CENTRODESTRA – Discorso non troppo diverso per il centrodestra dove alcuni giovani promettenti amministratori in erba hanno deviato lungo la strada finendo per ingrossare le fila di un finto centrosinistra. Quelli rimasti stanno giocando partite individuali, senza alcun coordinamento. I diversi “galletti” vanno avanti ognuno per proprio conto, con azioni, spesso ossessive, che rischiano di produrre il risultato opposto. L’impressione è che questi, non più, giovani promettenti continueranno a rimanere delle promesse, eterne, soprattutto perché troppi sono i galli a cantare in un pollaio affollato. Anche per il centrodestra, a nostro avviso, vi è, quindi, la necessità di volti nuovi ed aggreganti. Niente di vecchio e già bocciato per intenderci, ma nomi di alto profilo che riescano a tenere insieme le due anime del centrodestra aversano, quello fondamentalista e destrorso vicino a Fratelli d’Italia e quella liberale e liberista degli aderenti a Forza Italia. La Lega ad Aversa non c’è.
PAPABILI – Nomi ci sono per far ben figurare entrambi gli schieramenti, non intendiamo farli per non bruciare possibili candidature. La speranza è che i grandi vecchi di centrodestra e centrosinistra si trasformino da vecchi gufi quali oggi sono in padri della Città guidando le compagini verso un Consiglio comunale fatto di uomini e non di ragazzini in cerca della paghetta o del selfie vincente.