Aversa (Caserta) – 11 Marzo 1813, con Regio Decreto numero 10137 del 1813, l’allora Re di Napoli Gioacchino Murat fondò nella città di Aversa le “Reali Case dei matti”; il plurale è d’obbligo perché le strutture che ospitavano i malati di mente erano tre che facevano tutte capo alla Maddalena, il cui primo direttore fu l’abate e teologo Giovanni Maria Linguiti. – continua sotto –
Senza soffermarci sulle modifiche alla struttura avvenute nel corso degli anni ricordiamo che le amministrazioni comunali succedutesi fin dall’amministrazione di Domenico Ciaramella, sindaco della città dal 2002 al 2012, nei programmi hanno sempre inserito il recupero della Maddalena, ormai dismessa come struttura sanitaria dedicata alla cura dei malati di mente e lasciato a più completo abbandono. Anche se proprio con la consiliatura di Ciaramella fu acquisito alla proprietà del Comune uno dei padiglioni della struttura psichiatrica, il padiglione Bianchi, per diventare casa delle associazioni.
Un progetto rimasto sulla carta, così che la struttura è stata utilizzata prima come deposito di autoambulanze e poi come ricovero abusivo di senzatetto essendo stata abbandonata completamente. Oggi non è accessibile neppure agli abusivi perché sono state murate le entrate. Considerando la cifra pagata dall’amministrazione comunale, vedere quel padiglione nelle condizioni che vi mostriamo e quello che resta della struttura manicomiale che, per importanza storica, potrebbe essere utilizzata per visite guidate se Aversa fosse una città a vocazione turistica, lascia l’amaro in bocca. IN ALTO IL VIDEO