Aversa/Lusciano, alla Maddalena una micro-foresta di Terna: 400 piante di 18 specie diverse

di Redazione

E’ stata realizzata nel Casertano una delle tre “Tiny Forest” di Terna, progetto lanciato in collaborazione con la Società di Botanica Italiana che prevede la riproduzione di mini – foreste naturali secondo il metodo del botanico giapponese Akira Miyawaki con l’obiettivo di aumentare la biodiversità, mitigare l’impatto della crisi climatica e, contemporaneamente, studiare gli effetti di questo sistema di forestazione sulla riduzione degli inquinamenti. – continua sotto –

L’area individuata, circa 200 metri quadrati, ricade all’interno della cooperativa “Fattoria Sociale Fuori di Zucca”, nell’area del complesso “Maddalena”, tra Aversa e Lusciano. Una scelta che contribuisce alla strategia di riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, alla promozione dell’inclusione e del lavoro dignitoso per persone in difficoltà psicologica.

Le specie da piantumare sono state studiate da un team di botanici della Società Botanica Italiana che ha studiato le comunità vegetali locali e identificato le specie maggiormente idonee alla piantumazione. Sono 400 le piante messe a dimora nella Tiny Forest della provincia di Caserta. In particolare, sono state utilizzate 7 specie arboree e 11 specie arbustive, per un totale di 18 specie diverse, in linea con le caratteristiche dei territori e della Regione Bioclimatica Mediterranea. I risultati della sperimentazione serviranno a definire delle linee guida per l’identificazione delle migliori specie e delle migliori associazioni vegetali al fine di realizzare altre Tiny Forest sul territorio italiano.

Il progetto ha interessato anche altre due cooperative sociali di Roma: la “Nuova Arca Società Agricola”, che sviluppa progetti di inclusione lavorativa per giovani mamme, rifugiati, ragazzi in condizione di difficoltà e persone con disabilità e “la Fattoria Sociale Tenuta della Mistica”, orientata all’accoglienza, alla solidarietà e all’integrazione lavorativa di soggetti con disabilità meno gravi e di persone a rischio di esclusione sociale. – continua sotto –

Quello lanciato da Terna e Società Botanica è il primo progetto italiano inserito nella lista delle Tiny Forest®: il metodo Miyawaki prevede delle regole molto stringenti per aumentare la velocità di crescita delle foreste, lo sviluppo della biodiversità all’interno di questi microboschi e la loro capacità di assorbimento della CO2. Si tratta di un tipo di forestazione ancora poco conosciuto nel nostro Paese, mentre nel Regno Unito sono almeno 150 le Tiny Forest attualmente realizzate e l’Olanda ha già superato i 100 impianti.

La sostenibilità per Terna è un driver strategico e uno dei pilastri su cui si basa l’attività del Gruppo: i circa 10 miliardi di euro complessivi di investimenti, che l’azienda ha previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, sono considerati per loro natura sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea.

L’impegno di Terna verso la biodiversità è anche coerente con la roadmap di economia circolare stabilita dalla società, che prevede azioni volte a integrare la circolarità nel modello di business, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del Gruppo e della sua catena del valore, anche in termini di riduzione delle emissioni di CO2.

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