Aversa (Caserta) – Caos maggioranza con accuse reciproche con sullo sfondo la campagna elettorale già avviata in vista delle amministrative della prossima primavera. Alle accuse dei Moderati per Aversa (i consiglieri Olga Diana e Francesco Forleo e l’assessore Giovanni Innocenti) di mancata condivisione rispondono i consiglieri del gruppo “La Politica che Serve” con Mimmo Menale: «Una crisi politica si verifica quando all’interno di una coalizione ci sono gruppi con visioni politiche diverse e si apre la necessità di dialogo per trovare una sintesi e raggiungere gli obiettivi comuni. Chiunque manchi frequentemente alle riunioni non può permettersi il lusso, o meglio ancora il coraggio, di lamentarsi della mancanza di dialogo o condivisione. Inoltre, le opinioni diverse, che sono naturali in un contesto di rappresentanza plurale, devono essere discusse nei luoghi appropriati». – continua sotto –
«Essere assenti durante le sedute del consiglio, senza informare preventivamente la maggioranza, – continuano i consiglieri comunali vicini al primo cittadino – è una mancanza di rispetto verso il ruolo che si ricopre e soprattutto verso la città che rappresentiamo. Noi, membri della Lpcs, non siamo più disposti a tollerare comportamenti irrispettosi di questo genere. Inoltre, vorrei ribadire che al momento non siamo a conoscenza di alcun problema politico, ma speriamo di ricevere informazioni sul motivo dell’ennesima assenza nelle prossime ore».
«Al prossimo Consiglio comunale, – continuano i consiglieri rappresentati da Menale – rappresenteremo il nostro gruppo davanti alla città, come abbiamo sempre fatto negli ultimi quattro anni. Non si può affermare di voler condividere le decisioni per tutti senza partecipare attivamente. È importante sottolineare che 11 consiglieri su 13 sono costantemente presenti alle sedute, mentre due sono spesso assenti». «Coincidenza vuole – concludono – che i problemi politici e la mancanza di condivisione emergano proprio dopo le loro assenze. Sinceramente, questo non può essere il modo per stimolare una discussione politica. Auspicando un ritorno alla dialettica costruttiva per raggiungere gli obiettivi del nostro mandato, ci preoccupiamo tutti del futuro della città».
Insomma, è battaglia più che confronto in seno ad una maggioranza anomala che era nata nel dicembre del 2020, raccogliendo quattro esponenti del centrodestra dopo aver perso sei esponenti della coalizione originaria, per non andare a casa anzitempo in piena pandemia. Ma si guarda oramai al futuro prossimo. L’ex assessore della giunta Ciaramella, Gennaro Morra, del quale si dice sia l’ennesimo aspirante alla candidatura da sindaco, afferma: «Bisogna voltare pagina ed occorre farlo al più presto. L’attuale esecutivo ha sbagliato tutto sin dall’inizio del suo cammino arrendendosi all’inciucio ideologico piuttosto che prendere atto che non c’erano i numeri. A pagare, ovviamente, è stata la città che ha perso quattro anni di amministrazione». – continua sotto –
Deciso anche l’intervento di Pino Cannavale, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, che avverte tutti, suoi compagni di partito compresi. «In questi giorni, – ha esordito l’esponente del partito della premier Giorgia Meloni – si sta assistendo a frequenti incontri, anche alla luce del sole, di esponenti delle diverse forze politiche che cercano un’intesa trasversale tra i soliti noti (anche della mia parte politica) per continuare ad essere presenti nella stanza dei bottoni. Se non ci sarà chiarezza, sarò pronto a essere presente da solo con una lista civica di centrodestra. Non riesco a capire perché ad Aversa ci debba sempre essere un interesse personale. Vince il centrodestra o il centrosinistra, ma dietro ci sono sempre le stesse famiglie».