Aversa (Caserta) – Sul filo di lana, quando il governo sta per cancellare il reddito di cittadinanza e a quattro anni dal suo insediamento, l’amministrazione Golia sta per varare i progetti di pubblica utilità, 12 per 103 soggetti per un anno. – continua sotto –
Avremo: “Attiviamoci per la Città” con 4 percettori; “Aree Verdi e Piazze in Bella Mostra” con 21 soggetti; “L’Ambiente è di Tutti” con 10 soggetti; “Attraversiamo insieme” con 10 soggetti; “Curiamo il Cimitero” con 6 soggetti; “Gestione Archivio” con 9 soggetti; “Mercato Aperto” con 4 soggetti; “Scodinzoliamo Insieme” con 5 soggetti; “Scuole Aperte” con 8 soggetti; “Scuole Belle” con 8 soggetti; “Segnaletica Stradale” con 14 soggetti; “Bibliotecando” con 4 soggetti.
«Come assessore alle Politiche sociali del territorio, – ha dichiarato in proposito Marco Girone (nella foto) – sono fortemente convinto dell’importanza di promuovere e sostenere progetti utili per la collettività. Ogni azione che si può intraprendere per migliorare la qualità della vita dei cittadini è da considerarsi un passo in avanti verso una società più equa, solidale e inclusiva». «Per tale motivo, – ha continuato l’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Alfonso Golia – la mia attenzione si concentra sulla ricerca e la realizzazione di progetti sociali che sappiano rispondere alle esigenze della comunità nella quale operiamo. Questi progetti possono riguardare diversi campi, come la cultura, l’istruzione, la promozione del lavoro, la riduzione della povertà, e molto altro ancora». «Uno degli aspetti che ritengo fondamentale – ha concluso Girone – è la partecipazione attiva della comunità nella pianificazione e nella realizzazione dei progetti. Attraverso un dialogo costruttivo con i cittadini ed il coinvolgimento di associazioni, enti e rappresentanti di categoria, si può riuscire a sviluppare idee innovative e soluzioni sostenibili che siano realmente efficaci nel rispondere alle esigenze della popolazione».
Soddisfatti per l’attivazione dei Pua si dicono gli attivisti del M5S, che affermano: «Dopo 4 anni dalla loro istituzione, apprendiamo che anche ad Aversa sono stati finalmente attivati i Puc, i Progetti di Utilità Collettiva. Nel caso di specie la normativa vigente, con riferimento ai Puc prevede proprio che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza si mettano a disposizione della propria comunità attraverso progetti utili alla collettività stilati dai Comuni. Si tratta di uno dei punti qualificanti dell’epocale riforma del sistema di welfare che il MoVimento 5 Stelle ha realizzato una volta arrivati al Governo del Paese; una riforma con cui per la prima volta dopo anni lo Stato italiano ha teso la mano a milioni di cittadini in difficoltà stringendo con loro un nuovo patto sociale». – continua sotto –
«La tardiva istituzione dei Puc da parte dell’amministrazione comunale, – precisano i pentastellati – se per un verso conferma l’utilità e l’efficacia della misura istituita dal Governo Conte, dall’altra evidenza il pessimo lavoro che il Governo Meloni sta portando avanti. Infatti, lo smantellamento ideologico del Rdc, in favore di uno scadente surrogato denominato Mia (Misura di Inclusione Attiva), è una scelta che non riuscirà a garantire il necessario sostegno a chi non è occupabile, né tantomeno l’inserimento nel mondo del lavoro di quei percettori “definiti” occupabili». «Gli attivisti 5 Stelle di Aversa – concludono dal M5S – auspicano che l’attuale amministrazione sappia organizzare nel modo più virtuoso possibile la gestione dei Puc dando vita a progetti che possano perseguire il bene dei cittadini e dei percettori di reddito».