Carinaro, vedova derubata in casa dei ricordi di una vita: “Chi ci deve difendere?”

di Redazione

Carinaro (Caserta) – Derubata in casa, le hanno portato via quelli che non sono semplici gioielli e preziosi ma soprattutto ricordi di una vita, comprese le fedi nuziali del suo amato marito scomparso 40 anni fa, contenuti in una cassaforte nella camera da letto. Vittima una vedova di Carinaro, cittadina dell’agro aversano dove nelle ultime settimane si sta registrando un’escalation di furti in casa, alcuni compiuti anche alla presenza dei proprietari. – continua sotto –

Attraverso il genero, la donna ha scritto e diffuso una lettera ai media, rivolgendosi direttamente ai ladri ed esprimendo quasi rassegnazione per l’impotenza delle istituzioni dinanzi a tali fenomeni. Pubblichiamo a seguire con le foto della stanza dove è avvenuto il furto.

L’articolo 624 bis del Codice Penale recita: “Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, mediante introduzione in un edificio o in altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa, è punito con la reclusione da quattro a sette anni e con la multa da euro 927 a euro 1.500”.

 

Venerdì sera, 27 febbraio, chissà in quanti, vi siete introdotti in casa mia, avete rubato tutto ciò che avevo, avete seminato oggetti e paure, rovistato nei miei armadi vi siete impossessati di oggetti e soprattutto ricordi. Avete preso tutto quello che di valore, soprattutto affettivo, avevo. Ma per voi quelle cose hanno solo il profumo dei soldi che ricaverete, per me profumavano di ricordi, UNA VITA DI RICORDI. Sì, perché tra le tante cose c’era un ultima cosa che legava me con la buonanima di mio marito “Le fedi nunziali”.

 

Magari non conoscete nemmeno il significato della parola affetto. Vorrei tanto potervela spiegare per chi come me nella vita ha sofferto e non poco. Ho aperto la porta di casa ed il mio mondo puzzava di voi. Tutti i miei valori da venerdì sono nelle vostre mani, comprese le fedi nunziali, dovrò brillare solo del mio sorriso; perché un po’ sorrido cari signori ladri, da venerdì potrei anche lasciare tutto spalancato, visto che mi avete lasciato in MUTANDE, almeno quelle non le avete volute.

 

Se, come si dice, gli oggetti hanno una memoria, chi comprerà a quattro soldi tutto ciò che era mio udirà “Ti amo” quando indosserà quegli anelli. Immaginare le vostre mani impegnate con la fiamma ossidrica, mentre scassinano la cassaforte, per appropriarvi della mia roba mi innervosisce e provo schifo.

 

Chi ci difende da voi cari signori ladri?

 

Ho iniziato la lettera citando l’articolo 624 bis del Codice Penale, dove recita chiaramente che dovreste essere puniti con la reclusione da quattro a sette anni!!! Ma voi siete scaltri perché sapete benissimo le condizioni di sicurezza di questo paese, sapete e siete coscienti del fatto che qualora ci fosse una possibilità su cento di essere presi in fragranza. Questo STATO non garantisce la certezza della pena.

 

Conoscete bene la condizione delle forze dell’ordine, le quali sono decimate dalla carenza di mezzi e personale. Sapete bene che la giustizia diffida noi se magari ci difendiamo da soli. Allora mi domando: chi deve difendere questa povera Italia da voi?

 

Lo sapete cosa si prova signori ladri a rientrare in casa propria dopo la vostra visita?  Rabbia e tristezza perché in quegli oggetti c’era una vita, di persone, eventi e traguardi. Sicuramente non avrò né la forza né il coraggio di comprare più qualcosa di valore, perché non vorrei farvi altri regali, mettete che decidiate di tornare e questo è quello che non potrò mai perdonarvi, perché cari signori ladri quello che lasciate nelle nostre case, nei cassetti aperti e negli armadi spalancati è soprattutto la tristezza di non essere padroni di NULLA e la paura, sì la paura, che quello che noi persone oneste con tanti sacrifici compriamo poi finisca nelle vostre mani LURIDE.

 

Cari signori ladri, perdonatemi per lo sfogo, ma mi rendo conto che non potrete mai capire cosa si prova, perché voi sapete solo uccidere sogni e speranze, seminare dolore e devastare appartamenti.

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