Gricignano, l’antenna sul tetto del vicesindaco. Caiazzo (Fdi): “Poniamo fine a questo scempio istituzionale”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “Un risveglio di coscienze che ponga fine a questo scempio istituzionale”. E’ l’appello che Michela Caiazzo, consigliera comunale e coordinatrice del circolo di Fratelli d’Italia a Gricignano, rivolge alla cittadinanza dopo gli ultimi sviluppi riguardanti la vicenda del ripetitore di telefonia mobile “Iliad” collocato sul tetto di un edificio, in pieno centro, di proprietà di una società di cui è amministratore unico il vicesindaco Giuseppe Diretto. A suscitare polemiche, oltre a quest’ultimo aspetto, anche la mancata costituzione in giudizio del Comune al Tar per il ricorso presentato, e vinto, dalla “Iliad”.

“Denunce, diffide, proteste e dissenso di larghissima parte di cittadini sono ormai l’unico argomento che vede protagonista questa scellerata amministrazione e le forze politiche che ne fanno parte. Si sentono con la coscienza tranquilla pur sapendo di tradire chi si arrogano il diritto di rappresentare”, afferma Caiazzo, che poi, a nome del circolo Fdi, sottolinea: “Nonostante le diffide presentate, nonostante il regolamento vieti installazioni su suoli privati, nonostante il dissenso manifestato dai cittadini, si va avanti nell’autorizzazione, tra silenzi e finte opposizioni. Carta vince, carta perde, il gioco delle tre carte. Una truffa per addormentare le coscienze. E’ così che va avanti l’amministrazione”.

La settima sezione del tribunale amministrativo regionale ha giudicato “illegittimo” il provvedimento di revoca del Comune di Gricignano poiché l’istanza di autorizzazione presentata da Iliad si intende accolta per “silenzio-assenso” essendo trascorso il termine di 90 giorni per comunicare all’interessato un atto espresso di diniego. Tra l’altro, sottolinea il Tar, “tardiva” è anche la contestazione del contrasto con il regolamento comunale in materia di localizzazione degli impianti, “non sussistendo l’interesse pubblico che giustificherebbe il ritiro dell’autorizzazione rilasciata” seppur in modo “tacito”.

Una vicenda che, secondo Caiazzo, testimonia “la progressiva distruzione di Gricignano”. Intanto, Fdi annuncia che sarà presentato “un esposto in Procura” sul caso.

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