Madonna Casaluce, attacco al vescovo. Don Patriciello: “Toni minacciosi e volgari”

di Nicola Rosselli

Aversa/Casaluce (Caserta) – Scomoda la camorra nel commentare un improbabile e sgrammaticato manifesto di pseudo portatori della Madonna di Casaluce don Maurizio Patriciello. – continua sotto –

Una vicenda che nasce dalla protesta contro la decisione del vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, di limitare la processione a soli tre giorni rispetto alla settimana precedente. Una decisione, probabilmente, dettata anche dal fatto che lo scorso anno la Madonna si ritirava in chiesa a notte inoltrata, facendo le ore piccole, accompagnata da continui scoppi di fuochi d’artificio. Una circostanza che aveva indignato la stragrande maggioranza degli aversani. La decisione di Spinillo avrebbe creato malcontento nelle frange più esagitate dei fedeli. Da qui il manifesto, senza dubbio offensivo nei toni, affisso dal fantomatico “comitato portantini”, in cui si chiede ai cittadini di firmare una petizione per annullare il provvedimento del vescovo, offeso con toni poco urbani, senza che ve ne fosse necessità.

Domenica mattina, sulla vicenda, dal proprio profilo Fb interviene don Maurizio Patriciello, noto parroco del Parco Verde di Caivano, impegnato da anni nella lotta alla Terra dei Fuochi e alla camorra: “Mai e poi mai il clero e i fedeli della nostra amata Diocesi di Aversa, bagnata e fecondata dal sangue di Don Peppino Diana, vittima innocente della stupida e spietata camorra, potranno condividere il tono minaccioso e volgare di questo manifesto contro il nostro amato vescovo, Angelo Spinillo”, ha scritto, per poi continuare: “Ho detto il tono non il contenuto, nel quale non entro in merito. Si può e si deve discutere di tutto. Tenendo conto che i tempi, le sensibilità cambiano. Gli antichi valori dei nostri antenati debbono essere rinverditi per poter parlare alle nuove generazioni. Mai e poi mai il dialogo – onesto, civile, educato, rispettoso – deve cedere alla tentazione dell’intimidazione. Questo scritto – da rigettare senza se e senza ma – rasenta il parlare camorristico di cui il nostro popolo è stanco e nauseato. Vicinanza, solidarietà, affetto, obbedienza incondizionata al nostro vescovo. Spero che chi di competenza possa indagare per individuare e denunciare i responsabili. Sapendo fin da adesso che il buon cuore addolorato di Sua Eccellenza ha già perdonato. La Diocesi di Aversa è disponibile al dialogo sereno e fecondo con tutti, ma non si lascia impaurire da nessuno. Chi ha scritto questo manifesto non ha niente da insegnare. A nessuno. Ha invece molto da imparare. Lo faccia”.

Nella vicenda interviene anche don Antonio Fabozzo, parroco della chiesa dei santissimi Filippo e Giacomo, ossia quella dove la Madonna di Casaluce è ospitata quando soggiorna in città. “Esprimo la solidarietà mia e del clero aversano – ha dichiarato – al vescovo Spinillo che non ha fatto altro che il proprio dovere trovandosi di fronte ad un attacco inqualificabile e ingiustificato”.

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