Parete (Caserta) – Morto all’età veneranda di 103 anni, compiuti alcuni giorni fa, il caro e noto direttore didattico e già presidente della Provincia di Caserta, professor Vincenzo De Michele, nato a Parete nel 1920, alla quale era legatissimo, pur vivendo ormai a Caserta per motivi di lavoro e di impegno civile e politico. I funerali si terranno domani, alle 12.30, nella chiesa del Buon Pastore a Caserta; poi lunedì mattina la salma sarà traslata, come da sua volontà, nel paese natale. – continua sotto –
Vincenzo De Michele è stato uno degli esponenti più ardenti e noti della Democrazia Cristiana del dopoguerra, nel solco della personalità e dell’insegnamento di De Gasperi, intransigente antifascista e repubblicano, con un senso alto e nobile dell’impegno politico per il bene della cara provincia da poco ricostituita nel 1945 (dopo che fu sciolta nel 1927 dal fascismo). Rigore morale e disinteresse erano le note caratteristiche della sua personalità e del suo impegno civile e politico. Fu il più giovane assessore della neonata provincia, che deve a lui, con altre nobili personalità, la sua ricostruzione.
Eletto per diverse volte, con consensi maggioritari nell’amato collegio, che comprendeva il paese nata e Trentola Ducenta ad esempio, pervenne ai vertici dell’amministrazione provinciale, governando la con efficienza e sapienza. Lasciò quando avvertì che i valori che aveva praticato ed onorato nella sua vita non erano più vigenti o solo episodicamente praticati. Si dedicò allora maggiormente al lavoro amatissimo di direttore didattico a Maddaloni, animandolo dal punto di vista pedagogico e civile, alla luce di una preparazione culturale e specifica, quale emerge da sue pubblicazioni.
Accanto al De Michele politico e al De Michele direttore didattico, non occorre dimenticare il De Michele scrittore di testi pedagogici, di storia locale, di romanzi con sottesi riferimenti autobiografici, gravitanti in particolare sulla terra natia. Sempre vigile e presente a Caserta e a Parete per iniziative culturali e civili, egli lascia un ricordo incancellabile di personalità illustre, nel senso profondo ed autentico del termine, di Parete, di Caserta e dell’intera provincia.