Trentola Ducenta (Caserta) – Grazie all’interessamento e all’attività di un gruppo di volontari guidati da Angelo Quindici, giovane trentolese che da anni si occupa di screening gratuiti fornendo un servizio di assistenza a persone in difficoltà, per puro spirito di volontariato e senza alcun fine di lucro, è stato possibile effettuare lo screening tiroideo con ecografia e referto. – continua sotto –
Angelo Quindici, partendo dall’assunto secondo il quale “La prevenzione salva la vita” con il dottor Giovanni Testa, presso l’associazione culturale Pro.Art Trentola Ducenta, ha fatto in modo che fossero effettuate visite gratuite a tanti cittadini. Fondamentale nell’organizzazione e per la riuscita dell’evento, che ha ottenuto anche il patrocinio morale della Città di Trentola Ducenta, è stata la collaborazione dall’Associazione Culturale Pro Art, con in testa Mario D’Alessandro, che, con un nutrito gruppo di soci, ha consentito un corretto e fluido svolgimento delle operazioni di controllo sanitario, cui hanno preso parte più di sessanta persone.
“Considerate le lunghe attese – ha dichiarato Quindici – a cui sono sottoposti i pazienti che vogliono usufruire del servizio sanitario locale, che vanno dai 120 a 200 giorni, ci siamo organizzati per offrire un servizio celere e gratuito a chi ha bisogno di una diagnosi veloce e si trova in condizioni economiche che non permettono di affrontare i costi delle strutture private. Siamo fermamente convinti che uno screening rapido e tempestivo possa realmente salvare la vita! E le nostre iniziative oltre ad andare incontro a queste specifiche esigenze voglio anche essere di supporto alla diffusione della cultura della prevenzione e dei controlli”.
“Abbiamo avuto una grande partecipazione, ci dispiace che, per impegni lavorativi del medico che ci ha supportato, non abbiamo potuto accontentare tutti coloro che si sono presentati presso la sede della Pro Art ma cercheremo – conclude Quindici – di organizzarci fin da subito per offrire altre occasioni di screening gratuiti. Noi ci siamo!”.
