Aversa (Caserta) – Ha un Dna aversano la chitarra, realizzata con il legno ricavato dalle barche con le quali gli immigrati raggiungono le coste italiane, che il cantante inglese Sting ha suonato in occasione del concerto particolare tenuto all’interno del carcere di Napoli-Secondigliano. – continua sotto –
A guidare i detenuti che hanno realizzato il particolare strumento è, infatti, stato l’aversano Enzo D’Amelio, restauratore di mobili antichi, ma, soprattutto di strumenti musicali, in particolare di violini che realizza anche. Non a caso, il maestro aversano è stato scelto per coordinare un apposito laboratorio nato lo scorso mese di novembre nella struttura penitenziaria napoletana dove sono tre i detenuti che si sono dedicati alla realizzazione di strumenti musicali utilizzando il fasciame delle imbarcazioni che arrivano a Lampedusa. «Noi – ha dichiarato il 66enne liutaio normanno – utilizziamo la parte esterna dei natanti, quella colorata, verniciata, per lasciare sugli strumenti quei colori».
«La chitarra che Sting ha utilizzato in occasione del concerto offerto ai detenuti del carcere di Secondigliano – rivela Enzo D’Amelio – è stata per alcuni giorni ad Aversa presso la mia abitazione dovendo effettuare alcune operazioni finali». L’iniziativa dei laboratori di falegnameria nelle carceri con la realizzazione di strumenti musicali con il legno dei barconi degli immigrati nasce diversi anni fa all’interno del carcere milanese di Opera Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che a novembre scorso lo ha voluto anche a Secondigliano chiamando a collaborare Enzo D’Amelio.