La Direzione investigativa antimafia, a seguito del provvedimento emesso dalla Suprema Corte di Cassazione, ha eseguito la confisca definitiva di beni immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie nei confronti di un imprenditore operante nel settore della raccolta, del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti, ritenuto contiguo ai clan di camorra operanti sul territorio di Mondragone. – continua sotto –
Nel mese di ottobre 2010, l’uyomo è stato condannato alla pena di 3 anni e 6 mesi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in associazione mafiosa a seguito di indagini condotte dalla Dia che avevano permesso di ricostruirne il profilo criminale già a partire dagli anni ‘80.
L’imprenditore, nello specifico, è stato individuato quale espressione imprenditoriale dei clan mondragonesi, a vantaggio dei quali avrebbe gestito il lucroso business della raccolta e smaltimento rifiuti.
Con il provvedimento di oggi è stata confermata la confisca di 5 società operanti nel settore edilizio, della raccolta e dello smaltimento di rifiuti e della gestione di aree ed attività commerciali, 7 beni immobili, 3 beni mobili registrati e 2 rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.