Da venerdì 5 maggio, le Muse sono tornate nel luogo scelto per loro dalla regina Maria Carolina: la Biblioteca palatina della Reggia di Caserta. Le statue di Talia, musa della Commedia, e di Melpomene, musa della Tragedia, nel febbraio scorso sono rientrate, dopo 90 anni, alla Reggia di Caserta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli. – continua sotto –
Le sculture, appartenenti alla collezione Farnese ereditata da Carlo di Borbone dalla madre Elisabetta, furono trasferite per desiderio della regina Maria Carolina al Palazzo reale di Caserta nell’ottobre del 1788. Dalle “Annotazioni di tutto ciò che esiste nei Reali Appartamenti delle loro Maestà (D.S.) nel R.le Palazzo Nuovo di Caserta” del 1799, risultano posizionate su piedistalli negli angoli della terza sala della Biblioteca Palatina negli Appartamenti reali.
La sovrana desiderava, infatti, costruire per la sua libreria privata un ambiente raffinato, orientato al gusto della cultura classica. Dopo un probabile trasferimento a Palermo, le due muse furono restaurate da Angelo Solari per essere ricollocate nel luogo originario, come risulta dall’Inventario del Real Palazzo di Caserta del 1830. Nel 1933, poi, Talia e Melpomene furono portate a Napoli per essere collocate negli uffici della Soprintendenza e lì sono rimaste per circa novanta anni. Sono infatti “tornate a casa” meno di due mesi fa.
A conclusione dei necessari interventi di manutenzione ordinaria e a seguito della realizzazione dei basamenti a modello di quelli originali descritti in pietra ischitana, da oggi le sculture sono finalmente esposte nella terza sala della Biblioteca palatina degli Appartamenti Reali. – continua sotto –
L’istituto del Ministero della Cultura è al lavoro per ampliare i percorsi, rendere le suggestioni storiche e la possibilità di recuperare i contenuti culturali del Complesso vanvitelliano e del suo immenso patrimonio al fine di restituire al pubblico la Meraviglia della Reggia di Caserta. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA