Russia celebra il 9 maggio, Putin: “Vogliamo futuro di pace, ma Occidente vuole dettare sue regole al mondo”

di Redazione

Giornata della Vittoria lampo nel 9 maggio per Vladimir Putin in questo secondo anno di guerra, tra carri armati da museo e, di nuovo, come nel 2022, nessun aereo a sorvolare la Piazza rossa per evocare la potenza militare russa. – continua sotto – 

Il presidente, che è riuscito comunque a far arrivare a Mosca i leader di sette Paesi della Comunità degli stati indipendenti (Kazakistan, Uzbekistan, Armenia, Turkmenistan, Kirghizistan, Tagikistan, Bielorussia) che non avevano tutti, nei mesi scorsi, espresso grande solidarietà per le manovre di Mosca in Ucraina, ha parlato solo una decina di minuti. E l’intero evento si è risolto in 47. In una Mosca nervosa – come ha ammesso ieri un funzionario del comune – dopo l’attacco con i droni al Cremlino la scorsa settimana.

Grandi schermi sono stati montati in diversi punti della città, sui vagoni della metropolitana e sugli autobus, per consentire alla gente di seguire l’evento lontano dal centro. Prima delle immagini della parata, sono state trasmesse immagini di archivio della Grande guerra patriottica, nel quadro del noto sforzo del Cremlino di metterla sullo stesso piano con l’operazione in corso in Ucraina. Cancellata, non solo a Mosca ma in tutta la Russia, la sfilata del Reggimento degli immortali, nel timore che i partecipanti potessero presentarsi con le immagini dei loro parenti morti in questa guerra. In almeno 20 città in tutto il Paese è stata anche cancellata la parata.

“Una guerra reale è stata nuovamente intrapresa contro la nostra patria, oggi la civiltà si trova in un punto critico”, ha dichiarato Putin che ha tuttavia continuato a riferirsi all’impegno delle forze russe in una operazione militare speciale. “Siamo orgogliosi di chi prende parte all’operazione militare speciale. Il futuro di tutti dipende da voi”, ha aggiunto. – continua sotto – 

Pochi minuti prima che il comandante dei mercenari della Wagner Evgheny Prigozhin gli rubasse la scena, o comunque cercasse di farlo, denunciando, su Telegram, che la 72esima brigata motorizzata di fucilieri unità russa ha abbandonato le sue posizioni su uno dei nostri fronti” a Bakhmut. “Sono scappati tutti lasciando esposta una sezione del fronte di quasi lunga quasi due chilometri e profonda 500 metri. Che fortunatamente siamo riusciti a sigillare”. I militari regolari russi hanno abbandonato la testa di ponte in cui sono stati uccisi 500 mercenari della Wagner, ha denunciato il tycoon in mimetica, rendendo noto che il ministero della Difesa ha deciso di inviare alla Wagner solo il dieci per cento delle munizioni richieste con insistenza.

“Vogliamo avere un futuro di pace, libertà e stabilità”, ha poi sottolineato Putin nel suo discorso, accusando i “nostri nemici di voler arrivare alla disintegrazione e distruzione del nostro Paese” e citando i partigiani che hanno combattuto contro il nazismo, i soldati americani, britannici e di altri Paesi e la memoria dei cinesi caduti contro l’impero giapponese.

“L’Ucraina – ha ripetuto per l’ennesima volta – è diventata ostaggio di un colpo di stato e del regime criminale formato dai suoi padroni occidentali e un pezzo di scambio nell’attuazione dei loro piani crudeli ed egoisti”. “Ogni ideologia di superiorità è intrinsecamente disgustosa, criminale e mortale. Tuttavia le elite globaliste occidentali parlano ancora della loro esclusività, frenano le persone e dividono le società, provocano conflitti sanguinosi e rivolte, seminano odio e russophobia, nazionalismo aggressivo e distruggono i valori della famiglia tradizionale che fanno di una persona tale”. – continua sotto – 

I leader dei Paesi della Csi hanno quasi tutti cercato di mantenere sotto tono la loro presenza a Mosca, parlando di una “visita di lavoro”. Qasym-Jomart Tokaev per esempio ha inserito nel programma altri due eventi, oltre che la presenza sulla Piazza rossa. Visiterà anche il memoriale al Soldato sovietico di Rzhev, nella regione di Tver, e ula fossa comune della regione di Mosca in cui uno dei suoi zii è stato sepolto dopo aver prestato servizio durante la guerra. E per l’analista filo Cremlino ed ex deputato Sergei Markov, citato dal Washington Post, la loro presenza “riduce drammaticamente la possibilità di un attentato terroristico sulla parata della Piazza rossa da parte dell’Ucraina”.

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