Aversa, bagarre in Consiglio. Scuotri: “Un postribolo”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Ennesima dimostrazione di mancanza di idee da parte dell’amministrazione comunale data nel Consiglio andato in onda su YouTube nel pomeriggio di lunedì 19 giugno. Tralasciando il comportamento litigioso dimostrato nel corso del Consiglio, particolarmente nella prima ora dell’Assise, la maggioranza ha evidenziato l’incapacità di gestire se stessa presentando la richiesta di inversione del primo punto all’ordine del giorno con quello che riguardava l’elezione del presidente dei revisori dei conti. – continua sotto – 

Una richiesta di inversione contestata duramente dalla opposizione perché non aveva alcun senso di essere proposta dal momento che, come ha affermato lo stesso sindaco, l’assenza della consigliera, indispensabile per raggiungere la maggioranza assoluta di 13 votanti a favore della richiesta di inversione, era già conosciuta avendo la consigliera comunicato la sua assenza per tempo. A meno che, contando sul fatto che il voto doveva essere segreto, non ci fosse qualche deviazione da parte della minoranza che avrebbe favorito il raggiungimento del quorum.

Così non è stato e la richiesta di inversione dell’ordine del giorno, dopo la prima votazione conclusa 12 a 11, ha provocato una vera e propria bagarre fra consiglieri di minoranza e di maggioranza, conclusa con parole durissime del consigliere di maggioranza Mariano Scuotri, che aveva votato a favore dell’inversione e che ha accusato il comportamento dei colleghi di aver trasformato il Consiglio comunale in un “postribolo” (casa di prostituzione, nda.). Un’offesa gravissima per la carica che ciascun consigliere riveste, come sottolineato da alcuni componenti della minoranza.

Lo scollamento dell’unità della maggioranza è stato dimostrato non solo da questo particolare episodio ma dalla successiva uscita dall’aula del consigliere Scuotri che, dopo le discussioni fatte relativamente alla votazione per invertire i due punti dell’ordine del giorno, non si è ripresentato in aula alla ripresa dei lavori, sospesi per consentire una modifica bipartisan ad un emendamento proposto dalla minoranza che ha definito il presidente del Consiglio comunale Roberto Romano “un burattino nelle mani della maggioranza, che mette ai voti tutto e il contrario di tutto”. Una frase che si commenta da sola.

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