Aversa (Caserta) – Nel dibattito politico cittadino si inserisce Rosario Capasso di “Aversa a Testa Alta”: «Questa amministrazione comunale è sempre di più l’amministrazione delle chiusure. Dopo la chiusura del mercato ortofrutticolo, la chiusura degli spazi pubblici per i locali, la chiusura dei dehors, l’interdizione dei parchi pubblici in (eterna) attesa di manutenzione, questa volta tocca alla biblioteca comunale». – continua sotto –
«Tutto ciò che rappresenta un ostacolo per questa amministrazione – continua Capasso – viene eliminato, amputato, cancellato. Come se non esistesse. È il caso della biblioteca intitolata a Gaetano Parente che ormai per essere fruibile può contare solo sulla buona volontà di un dipendente comunale impiegato part-time».
«In pratica – spiega Capasso – una settimana la biblioteca è aperta per tre mattine e la settimana successiva solo per due. Assurdo. E la cosa più triste è che questa amministrazione, ma solo a chiacchiere, dice di battersi per la cultura». «E che non provassero a nascondersi dietro la solita storia che c’è carenza di personale. Il piano assunzionale è lontano e la cultura e la Città non possono aspettare.
«Evidentemente – conclude l’esponente di Aversa a Testa Alta – il sindaco e gli assessori confondono la cultura, quella dei libri della nostra biblioteca comunale, con i proclami e gli spot diffusi sui social».