Aversa (Caserta) – Venerdì 9 giugno, alle ore 20.30, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, nella chiesa aversana che più di tutte ha un forte legame con la musica, la SS.Trinità, parrocchia di Sant’Audeno (che custodisce gli atti di battesimo dei grandi compositori aversani Cimarosa e Jommelli), ci sarà un grande evento di musica e cultura con “Musica al Tempo di Vanvitelli…oltre la Reggia”. – continua sotto –
Con l’Orchestra da Camera di Caserta, diretta dal maestro Antonino Cascio, si esibirà il maestro Paolo Carlini con il suo fagotto. Carlini, primo fagotto dell’Orchestra della Toscana, e già nello stesso ruolo all’Orchestra del Teatro alla Scala e di quella di Santa Cecilia di Roma, vanta un’esperienza internazionale con concerti tenuti nei luoghi più prestigiosi della musica, dalla Carnagie Hall al Colon di Buenos Aires, dal Giappone alla Germana, dal Brasile ad Hong Kong, solo per citarne alcuni.
L’evento, promosso dal Ministero dei Beni Culturali, Reggia di Caserta, Unesco, Regione Campania, e patrocinato dalla Diocesi di Aversa, sul territorio è supportato dal Fai delegazione Aversa, AversaDonna, Conpasuni (Consulta della Pastorale Universitaria e della Cultura della Diocesi di Aversa), Dimensione Cultura e dal periodico locale Nerosubianco. Ad aprire la serata il giornalista, scrittore e cultore di storia locale, Nicola De Chiara, con un breve intervento sul Settecento musicale ad Aversa, città che in quel secolo diede i natali a tre tra i massimi protagonisti, appunto, del Settecento musicale europeo: Niccolò Jommelli, Domenico Cimarosa e Gaetano Andreozzi.
A organizzare il tutto, Giuseppe Lettieri, promoter culturale, direttore artistico e organizzatore di tantissime iniziative musicali e culturali nella città normanna. “La grande musica torna ad Aversa – dichiara Lettieri – nella chiesa che custodisce la memoria dei grandi compositori. E devo ringraziare il maestro Cascio che con l’orchestra ci omaggerà anche di una composizione del nostro grande Cimarosa. Sarà l’occasione quindi non solo di parlare dei grandi compositori aversani, ma anche di ascoltarlo con una orchestra, e non sotto forma di riduzione, la musica del nostro talento che il mondo intero ci invidia. Ringrazio la Diocesi, ed in particolare il vescovo Angelo Spinillo, e per questo concerto anche don Michele Salato, parroco sempre sensibile a questo tipo di manifestazioni. Un concerto da non perdere anche in considerazione di un grande solista come Paolo Carlini, per un evento che poi sarà replicato, il giorno dopo alla Reggia di Caserta”.