Aversa, fitti alloggi San Lorenzo: annullate o ridotte condanne per ex sindaci, assessori e dirigenti

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Arriva la sentenza di appello per sindaci, assessori e dirigenti che in primo grado erano stati condannati dalla Corte dei Conti al pagamento di migliaia di euro nella vicenda per il mancato incasso per decenni dei fitti degli alloggi popolari del rione San Lorenzo. In pratica, salvo un paio di eccezioni, sono state confermate le condanne che i giudici contabili avevano inflitto in primo grado. – continua sotto –  

Accolto l’appello per Nicla Virgilio, già vicesindaca, con delega al Patrimonio comunale, che si è vista annullare la precedente condanna a 120mila euro. Accolto l’appello anche per Romilda Balivo, già assessora al Patrimonio, che si è vista annullare la precedente condanna di primo grado al pagamento di 62mila euro. Accolto parzialmente l’appello dell’ex sindaco Enrico De Cristofaro con una condanna al pagamento di 60mila euro rispetto ai 150mila del primo grado. Tutti questi amministratori erano difesi in giudizio dall’avvocato Fabrizio Perla.

Condanna anche per l’ex sindaco Mimmo Ciaramella al pagamento di 150mila euro rispetto ai 210mila euro del primo grado. Stessa sorte per l’ingegnere Alessandro Diana, dirigente dell’ufficio Patrimonio dal 2010 al 2015, condannato al pagamento di 140mila euro rispetto alla precedente condanna di primo grado a 154mila euro. Condanna al pagamento di 50mila euro per l’ex comandante della Polizia municipale Stefano Guarino, dirigente ad interim del Patrimonio (2015-2017 e dal 2017 al 2022) rispetto alla condanna a 108mila euro del primo grado. Confermata l’assoluzione per un altro ex dirigente dell’ufficio Patrimonio Elio Florio.

Riepilogando, ad essere coinvolti due ex sindaci, Ciaramella e De Cristofaro, ex assessori al Patrimonio, Balivo e Virgilio, e due dirigenti, Diana e Guarino. Un danno iniziale contestato di circa 3 milioni di euro. Questo quanto erano chiamati a risarcire sindaci, assessori e dirigenti, tutti ex, dalla Corte dei Conti per canoni mai riscossi e occupazioni abusive dei 136 alloggi di proprietà del Comune in via San Lorenzo. La Procura contabile aveva contestato un presunto danno erariale da 2,7 milioni di euro per il periodo 2009-2013, su un buco accertato, però, di oltre 16 milioni cominciato già all’inizio degli anni ’90, di cui gran parte è andata in prescrizione.

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