Aversa (Caserta) – Un solo uomo al comando, ma la sua maglia non è biancoceleste e il suo nome non è Fausto Coppi. No, non si tratta del campionissimo del ciclismo, ma del sindaco di Aversa, Alfonso Golia, che è completamente solo, ma che non se ne rende ancora conto. Lo hanno lasciato addirittura i suoi assessori. – continua sotto –
L’altra settimana li aveva convocati per fare il punto della situazione ad un anno dal voto per il rinnovo dell’amministrazione. Qualcuno di loro pensava che il primo cittadino normanno volesse incolpare gli assessori della situazione disastrosa della città, dai conti al commercio all’ambiente al cimitero ai lavori pubblici alla viabilità alla polizia comunale alle iniziative culturali e così via. Tutto o quasi raffazzonato con conti ancora in attesa di essere chiariti del tutto, un cimitero poco funzionale; un mercato ortofrutticolo aperto a metà dopo quattro anni; due strutture sportive in mano a privati per pochi spiccioli, erbacce ovunque; progetti di lavori pubblici messi in esecuzione in maniera più che discutibile; progetti di pubblica utilità per percettori del reddito di cittadinanza che non partono da anni, nonostante gli annunci; beni immobili comunali regalati a altre istituzioni. E ci fermiamo solo per carità di patria.
Ecco, allora, che quella riunione non si tiene semplicemente perché i componenti dell’esecutivo non si presentano. Qualcuno lo aveva preannunziato, qualche altro semplicemente non ci è andato, qualche altro ha avuto impedimenti all’ultimo momento. Fatto sta che il sindaco si è ritrovato senza interlocutori. Qualche giorno dopo si è registrata una seduta di Consiglio comunale deserta perché mancavano due consiglieri della sua risicata e variopinta maggioranza che si basa sul voto dello stesso sindaco con 12 consiglieri in maggioranza e altrettanti all’opposizione.
Passa un’altra settimana e la seduta di Consiglio comunale, questa volta, ha inizio. Si tratta, però, di una pia illusione. Dopo un paio d’ore di discussione, penosa per la maggioranza che arranca con solo un paio di consiglieri che farfugliano qualcosa, le opposizioni si accorgono che i Golia boys non sono più 12, ma 11. Allora chiedono la verifica del numero legale che non c’è più perché la consigliera comunale ultima arrivata (in ordine di tempo) è andata via per motivi personali. Almeno questa la versione ufficiale. – continua sotto –
Insomma, la maggioranza non c’è più (e da tempo). Oramai si va avanti sotto continuo ricatto politico. Più si avvicina la data di approvazione del bilancio 2023 e più aumentano mal di pancia e richieste. Si baratta di tutto. Da posti strategici in organico che sono in scadenza a quello che…più si ha più si metta. E lui è lì, tutto solo. Incassa e trova rifugio solo in eventi, forse per lui catartici, ma che sono solo di facciata.
La sostanza non c’è dalle parti del secondo piano della casa comunale. Quella è in mano a chi sta portando avanti le opere milionarie finanziate dal Pnrr ed ha tutto l’interesse (ovviamente per la città, è per chi altro se no?) a che questa esperienza vada avanti per qualche altro mese prima di scaricarlo. Scegliesse lui prima di andare a casa un poco prima, ne guadagnerebbe in dignità.