Aversa (Caserta) – Alfonso Golia contro Alfonso Oliva. Potrebbe essere questa, almeno per gli osservatori della politica aversana più superficiali, i due sfidanti principali che potrebbero contendersi la poltrona di primo cittadino la primavera prossima, quando gli aversani saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Ma, a ben vedere, questo sembra essere l’epilogo meno probabile. – continua sotto –
Golia, sindaco attualmente in carica, nonostante le sue esternazioni di volersi ricandidare e di essere pronto a sottomessi alle primarie, rischia di non essere della partita. A non volerlo, in primo luogo, proprio una parte della sua coalizione non contenta della sua condotta in questi oramai oltre quattro anni di amministrazione. Sino a qualche giorno fa si era fatto il nome del commercialista e patron della pallavolo aversana Sergio Di Meo, già vicepresidente dell’amministrazione provinciale di Caserta con Forza Italia, supportato dall’attuale vicesindaco Dem (come il primo cittadino) Marco Villano che avrebbe tentato di dare vita ad una sorta di grande centro. Ma Di Meo, dopo aver riflettuto, avrebbe declinato l’invito.
Un epilogo atteso e scontato. Un tentativo fatto da Villano, quasi certamente, solo per agitare le acque, perché il fine ultimo dell’esponente Dem sarebbe quello di essere lui il candidato del centrosinistra anche se lo ha sempre negato e continua a farlo. Ma la sua candidatura potrebbe essere, alla fine, più che un’ipotesi. Una sorta di premio per quanto sta facendo in seno alla giunta grazie alle deleghe pesanti ai lavori pubblici e all’urbanistica. Sempre nel centrosinistra, altro nome ricorrente quello del presidente dimissionario del Consiglio comunale Carmine Palmiero.
Situazione più intricata nel centrodestra dove, accanto ad Oliva, attualmente consigliere e commissario cittadino di Fratelli d’Italia, che sta facendo opera di proselitismo da mesi, si registrano una serie di nomi di rilievo. Partenza d’obbligo con il neo sposo Augusto Bisceglia, già presidente del Consiglio comunale nella precedente consiliatura, figlio e nipote d’arte considerato che il nonno Augusto e il padre Carmine sono stati entrambi primi cittadini nella prima repubblica. C’è, però, chi vorrebbe candidato un altro ex presidente del consiglio comunale, Antonio Farinaro, zio da parte di madre, di Augusto Bisceglia. L’avvocato aversano, però, sta riflettendo sull’offerta ricevuta. A tal proposito, sono in molti ad ipotizzare un facile successo per Farinaro nel caso in cui decidesse di far ritorno in campo ed essere della partita. – continua sotto –
Non mancano possibili candidature di bandiera sempre nel centrodestra, come quella di Elia Barbato, ex assessore della giunta guidata dell’allora sindaco azzurro Mimmo Ciaramella. Né mancano ipotesi di candidature al femminile come quella dell’ex assessore della giunta guidata dal compianto sindaco Giuseppe Sagliocco, Francesca Marrandino, oggi in quota Fratelli d’Italia, o dell’ex vicesindaco dello stesso Sagliocco Nicla Virgilio, all’epoca sotto le insegne di Forza Italia.
Anche qui, alla fine, potrebbe venire fuori il nome di un outsider. Sono in molti a lavorare per creare una coalizione civica, ma con forti riferimenti al centrodestra, che dovrebbe andare a supportare la candidatura e la possibile elezione a sindaco di Francesco Matacena, attuale presidente del consiglio dell’ordine dei commercialisti di Napoli Nord, che, in privato, si sarebbe dichiarato disponibile a prendere parte all’agone elettorale.
Insomma, una situazione ancora molto fluida con gli equilibri che potrebbero saltare del tutto nel caso in cui Golia, attuale sindaco, dovesse essere mandato a casa con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale del prossimo mese di maggio. Per mandarlo a casa potrebbero bastare i due consiglieri dei Moderati per Aversa Olga Diana e Francesco Forleo che lo tengono in vita centellinando le loro presenze in Consiglio comunale.