Castel Campagnano, evento “Slow Jazz” alla Masseria Picone

di Redazione

Castel Campagnano (Caserta) – Masseria Picone ci riprova e presenta la seconda edizione dello Slow Jazz, rassegna estemporanea di jazz en plein air nata da un’idea di Edgardo Ursomando, già ideatore del Caserta Jazz Festival ed a cui è affidata la direzione artistica. – continua sotto – 

Come nasce Slow Jazz? E’ il patron di Masseria Picone, Stefano Marra, a raccontarlo: “La Masseria Picone è leader nella produzione di lumache, oltreché essere innovatrice nelle tecniche di allevamento di questo simpatico mollusco ricco di straordinarie proprietà organolettiche, se poi a questo aggiungiamo che  il Comune di Castel Campagnano, dal 17 novembre 2012, si può fregiare  insieme a circa una settantina di altri comuni italiani, tra cui Caiazzo, San Potito Sannitico ed Amalfi, del titolo di Città Slow, il gioco è fatto, lumaca più città slow e jazz hanno dato vita allo Slow Jazz”.

“Questa iniziativa – continua Marra – ha l’ambizione di essere una piccola operazione culturale, oltreché ‘godereccia’, ed il patrocinio della Coldiretti avvalora questa tesi. La volontà è quella di unire il jazz, genere musicale che vanta numerosi appassionati, ad un approccio consapevole e rispettoso con la natura e quel cibo che segue le stagionalità, accompagnando lo spettatore alla scoperta dei prodotti del territorio, che raccontano una storia fatta di sacrifici, coraggio e resilienza, di chi ancora difende strenuamente la propria terra e di fatto anche il pianeta. Per questo la proposta culinaria prende spunto dai prodotti dei numerosi partner che ci accompagnano in questa avventura, e a cui dobbiamo dire grazie”.

Saranno 4 i venerdì sera dedicati all’evento, si parte il 23 giugno. Ogni sera ci sarà un concerto jazz, a cui poi seguirà una cena completa, composta di 4 portate (antipasto, primo, secondo e frutta o dolce), che esalterà i prodotti del territorio. Ogni cena sarà dedicata ad una cantina diversa, che proporrà durante una serie di assaggi che accompagneranno ogni portata, ma nel contempo avranno modo di raccontarsi e così accompagnare ogni assaggio con un’emozione. – continua sotto – 

Ma veniamo adesso alla proposta musicale. “La volontà – spiega il direttore artistico Edgardo Ursomando – è quella di proporre una rassegna di jazz di facile ascolto, per avvicinare a questo genere musicale sempre più appassionati, anche quelli inconsapevoli, che magari ascoltano jazz senza nemmeno saperlo”. Il 23 giugno sarà ospite di Slow Jazz, il Gianni Di Lorenzo 5tet, quintetto composto da Gianni di Lorenzo al contrabbasso, Francesca Faro voce, Luigi Cennamo al pianoforte, Luca D’Arco alla Batteria e Franco Spicciariello alla tromba, che proporranno “Pino incontra Lucio”, un concerto dedicato a due mostri sacri della musica italiana con un repertorio riproposto in chiave jazz. Il 30 giugno, direttamente da Roma, arriva il quartetto di Vittorio Cuculo una realtà tra i sassofonisti del panorama jazzistico internazionale, numerose le sue importanti collaborazioni, come quella ormai radicata con la leggenda Gegè Munari, il Re della batteria, che affiancherà Vittorio in questo “Tribute to Bird”, insieme a loro ci saranno Lucia Filaci voce, Danilo Blaiotta al pianoforte e Giordano Panizza al contrabbasso.

Il 7 luglio, invece, usciremo dagli standard musicali tipici del jazz, ma nemmeno poi così tanto, e ci sarà un’incursione nel teatro canzone che ci porterà direttamente a Trastevere, dove incontreremo una Gabriella Ferri magistralmente interpretata da Antonella Morea, che oltre ad essere una straordinaria attrice e regista di teatro e cinema, è anche una meravigliosa cantante, oltre ad essere la simpaticissima mamma di “Casa Surace”. Fu proprio Roberto De Simone a volerla per La Gatta Cenerentola, e questo la dice lunga sulla sua cifra interpretativa. Insieme a lei, nel concerto “Io la canto così”, ci saranno Franco Ponzo alla chitarra e Vittorio Cataldi alla fisarmonica e al violino, mentre la regia è di Fabio Cocifoglia e la produzione de “Il teatro cerca casa”. Il 14 luglio, la rassegna chiuderà con il Virginia Sorrentino trio. Un concerto intimo, dove la voce suadente di Virginia ci porterà per mano sulla spiaggia di Ipanema, immersi nelle splendide melodie del brazilian jazz. Con “A cena con Jobim”, Vittoria accompagnata da Marco De Tilla al contrabbasso, che ci sorprenderà anche in altre vesti, e Massimo Barrella, concluderanno la rassegna Slow Jazz. L’evento aprirà alle 20,30, occorre prenotare, perché i posti sono limitati, al numero whatsapp 3492293047.

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