Castel Volturno (Caserta) – Ragazzi che s’incontrano e si vogliono bene, che si separano e fanno scelte diverse, per poi ritrovarsi e costruire insieme una Napoli in cui, finalmente, vivere felici. È il progetto del musical “C’era una volta scugnizzi”, uno spin-off dal testo drammaturgico “Scugnizzi”, al quale ha lavorato per tanto tempo lo staff dell’Istituto Comprensivo Castelvolturno – Villaggio Coppola, diretto dal professor Vincenzo Maiorca. – continua sotto –
Il progetto, curato dal professor Nicola Iavazzo, è nato nel segmento della Scuola secondaria di primo grado, ispirato dall’obiettivo di miglioramento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2022-25, denominato “Partigiani del Bene”, che punta sull’acquisizione di stabili e consapevoli competenze di cittadinanza.
Per circa cinque mesi cinquanta ragazzi, due pomeriggi a settimana, hanno popolato la sala polifunzionale della scuola, riempiendola delle loro battute, azioni sceniche e musicali, prodotte tutte con immenso entusiasmo, accompagnati da un nutrito numero di docenti che si sono occupati della ricerca sonora, ma anche della recitazione, delle scenografie, dei balli, dei costumi. Fino alla rappresentazione tenutasi al Teatro Sant’Aniello di Castel Volturno, gremito in ogni ordine di posti per l’occasione.
Lo spettacolo ha visto la presenza delle telecamere del “Tg Village”, il web notiziario dell’istituto, creato, in collaborazione con Pupia.Tv, tramite il Pon Fse “Socialità ed Accoglienza” per il potenziamento delle competenze degli studenti, curato dal professor Biagio Raucci, tutor interno, e dal giornalista Antonio Taglialatela, esperto esterno, che ha coinvolto un gruppo di allievi della scuola secondaria di primo grado, i quali hanno lavorato, con diversi ruoli, come una vera e propria redazione giornalistica. – continua sotto –
«Sia da docente, sia adesso da preside – ha commentato il dirigente Maiorca – ho sempre creduto nella potente azione educativa e formativa del teatro e della musica e questa mia convinzione è condivisa da docenti, alunni e famiglie. Il potere della parola e della melodia, una volta condivise e messe in scena, sprigiona coesione sociale, comportamenti proattivi e atteggiamenti virtuosi negli alunni». – continua sotto –
Un altro evento che ha suscitato grande entusiasmo tra l’intera comunità di Pinetamare, un territorio difficile, oppresso da anni di degrado e illegalità, dove la scuola rappresenta una speranza, un desiderio di riscatto, uno strumento per sviluppare un senso di appartenenza da tempo sopito. E sembra che il comprensivo guidato da Maiorca su questo versante stia raccogliendo risultati concreti. IN ALTO IL SERVIZIO VIDEO DEL TG VILLAGE