Titolari di attività imprenditoriali e possessori di beni di lusso e auto costose che rientrano nell’elenco dei beneficiari della carta solidale per acquisti di prima necessità assegnata dall’Inps ai nuclei familiari “in stato di bisogno”. Succede a Cesa, in provincia di Caserta, e a segnalare l’anomalia è proprio il sindaco della cittadina alle porte di Aversa, Enzo Guida, insieme alla vicesindaco e delegata alle Politiche sociali, Giusy Guarino. – continua sotto –
Entrambi hanno inviato una richiesta di chiarimento all’Inps, ai ministeri dell’Agricoltura e delle Finanze e all’Anci. “In questi giorni – scrivono – gli uffici comunali hanno ricevuto gli elenchi dei beneficiari della carta solidale per acquisiti di beni di prima necessità. Il ruolo degli enti locali, tenuto conto delle disposizioni della circolare dell’Inps del 26 maggio 2023, numero 1958, è limitato. Dalla visione degli elenchi e dalla conoscenza diretta di alcuni dei beneficiari, emergono delle evidenti anomalie. Risultano, ad esempio, tra i beneficiari soggetti che svolgono attività imprenditoriali, in possesso o nella disponibilità di beni di lusso o di auto costose. Risultano altresì, tra i beneficiari soggetti dipendenti pubblici, quindi soggetti che, certamente, non necessitano di un sostegno del genere”.
Sindaco e vice, pertanto, chiedono l’avvio, in tempi rapidi, di una verifica delle posizioni, anche interessando la Guardia di Finanza o quanto meno attribuendo agli enti locali, attraverso i propri uffici dei Servizi sociali, la possibilità di relazionare su situazioni dubbie o anomale.
E sul caso investono anche i parlamentari della provincia di Caserta affinché “si facciano promotori di una modifica normativa che eviti di attribuire questo sostegno in modo ‘automatico’, con la possibilità di attribuzione a quei soggetti o a quei nuclei familiari che realmente versano in una condizione di bisogno”.