Aversa (Caserta) – Parte dalla sinistra la proposta di dare vita ad un’amministrazione di “ottimati” che superi gli steccati ideologici in vista delle elezioni amministrative in programma per la primavera del prossimo anno. – continua sotto –
A lanciarla il comunista storico di Aversa Raffaele Santulli, avvocato, già consigliere comunale Pci negli anni Ottanta, che scrive una lettera aperta a Pasquale Giuliano, magistrato di Cassazione in quiescenza, ma, soprattutto, più volte parlamentare di Forza Italia, già sottosegretario alla Giustizia, invitandolo a candidarsi a sindaco di Aversa. In veri, Santulli usa termini diversi: «Nella situazione in cui sguazziamo, – afferma – mi assale, senza cincischiamenti di sorta, il dovere di importi la sindacatura della città».
Dopo aver ricordato i tentativi di «riprendersi Aversa» e le tappe importanti nella vita di Giuliano sia dal punto di vista professionale che politico, arriva la proposta: «Ora, caro Pasquale, hai ottantuno anni (e la genealogia conta e come conta) ed hai conservato una smagliante personalità, grande cultura, continua disponibilità verso il prossimo, oso ancora dire (e sai benissimo che rifuggo dagli apprezzamenti quando rischiano di apparire strumentali). Pasquale, siamo coetanei, e dopo lo squallido spettacolo di qualche giorno fa nel consiglio comunale, definito da qualcuno stesso della maggioranza postribolo, avverto la necessità di fare qualcosa, di contribuire, comunque, a sventare l’eterna verità del Gattopardo. E comincio con incrollabile determinazione: Pasquale Giuliano, sindaco di Aversa».
Ma Pasquale Giuliano non si fa trovare pronto a rispondere. Impegnato in un incontro nel Sannio, afferma che risponderà al suo amico di infanzia, anche se su posizioni opposte in politica, nei prossimi giorni. Anche se, ovviamente, la risposta dell’ex senatore azzurro che ha portato ad Aversa il tribunale di Napoli Nord grazie anche all’esperienza di sottosegretario alla Giustizia, è nota a tutti. Non ha alcuna intenzione di impegnarsi in prima persona, anche se l’ex magistrato si sta muovendo nel tentativo di costruire una coalizione che possa riportare al governo di Aversa il centrodestra dopo la parentesi costituita dall’attuale amministrazione. – continua sotto –
Intanto, la situazione candidature sembra ingarbugliarsi sempre di più con nomi che appaiono e scompaiono sul palco delle ipotesi sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Tanti, tantissimi i nomi che si fanno. La sensazione, però, è che i nomi di quelli che saranno gli effettivi candidati a primo cittadino di Aversa non sono ancora stati fatti per non bruciarli. Sono in molti, ad esempio, a credere che non sarà della partita l’attuale sindaco Alfonso Golia che ha perso l’appeal della novità. A rappresentare il centrosinistra dovrebbe essere l’attuale vicesindaco Marco Villano, esponente del Partito Democratico come il primo cittadino.
A fronteggiarlo, almeno per il momento, il nome più accreditato è quello del consigliere comunale e commissario cittadino di Fratelli d’Italia Alfonso Oliva, oramai una figura storica della vita politica cittadina con quattro consiliature alle spalle e con l’esperienza da assessore con due primi cittadini.
Ad essere affollato, però, è proprio il centrodestra. Dopo Oliva il nome più accreditato è quello dell’ex presidente del consiglio comunale, quando era sindaco Mimmo Ciaramella, Antonio Farinaro, centrista da sempre, che potrebbe raccogliere preferenze a 360 gradi. Accanto a questi nomi, non è ancora tramontato quello dell’attuale presidente del consiglio dell’ordine dei dottori commercialisti di Napoli Nord Francesco Matacena. – continua sotto –
Ma c’è anche chi vorrebbe, finalmente, una candidatura in rosa ed in questo senso i nomi più gettonati sono quelli di Nicla Virgilio (Fi) già vicesindaco di Giuseppe Sagliocco e di Francesca Marrandino, già assessore sempre con Sagliocco.