Gricignano (Caserta) – “Ci vogliono le telecamere”. E’ un ritornello, ormai trito, che si ripete puntualmente quando si verificano fenomeni di illegalità e si invocano maggiori controlli da parte delle autorità competenti. Ma non è detto che quando le telecamere ci sono la situazione cambi di molto. – continua sotto –
E’ il caso di via Madonna dell’Olio, strada che segna il confine tra Gricignano, Cesa e Aversa. Una “strettoia” che, oltre a presentare un manto stradale dissestato, con grosse buche e nuvole di polvere che si levano al passare dei veicoli, insieme a scarsa illuminazione ed erbacce, che già bastano a rovinare la qualità della vita dei residenti, spesso è teatro di sversamenti illeciti di rifiuti che si accumulano e restano lì per lungo tempo, prima che l’amministrazione comunale di competenza li rimuova, sempre che qualcuno non lì abbia già dati alle fiamme.
Un nostro lettore, residente sul lato di Gricignano, segnala la presenza di cumuli di rifiuti in un terreno privato in disuso, situato in corrispondenza di una telecamera di sorveglianza pubblica che sembra non “spaventare” affatto i “zuzzusi” che sversano illegalmente. “Tramite un legale, lo scorso anno – racconta il residente – fu presentato un esposto ai tre comuni di Gricignano, Aversa e Cesa, non sapendo di chi fosse la competenza. Cesa rispose che non era sua, Gricignano lo stesso, ma fece una diffida al proprietario del fondo che poi effettuò una pulizia, mentre Aversa inviò una ditta a ripulire la strada”.
Ma poco dopo i rifiuti sono riapparsi e, nel frattempo, persiste lo stato di pericolosità della strada, stretta, a doppio senso di circolazione e soprattutto dissestata. “Avevamo chiesto al sindaco – fa sapere ancora il residente – di chiudere la strada ai non residenti ma ci fu detto che non era possibile poiché è ‘strategica’ per la presenza di due istituti scolastici superiori nelle vicinanze (l’Itis “Volta” e l’Ite “Gallo”, ndr.). Ebbene, proprio per la presenza delle scuole, quando queste sono aperte, non immaginate cosa accade all’orario di entrata e uscita, tra urla e litigi di chi deve transitare. Ormai siamo amareggiati e rassegnati ad essere considerati cittadini di serie B”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA