Un improvviso malore ha portato via Imma Cavagnuolo, di Casaluce (Caserta), assistente della Polizia Penitenziaria. La 45enne, che prestava servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, è deceduta a Roma mentre era impegnata nell’organizzazione della sfilata per la Festa della Repubblica in programma il 2 giugno. Si trovava nella caserma della Scuola “Giovanni Falcone”. Nonostante i soccorsi e il trasferimento in ospedale non c’è stato nulla da fare. – continua sotto –
Sposata, con un figlio di appena dieci anni, Cavagnuolo era molto rispettata e amata da colleghi e conoscenti. La sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra colleghi e familiari. “Il suo impegno nel carcere sammaritano era una testimonianza del suo spirito di servizio e della sua dedizione al dovere”, commentano i suoi colleghi, che la ricordano come “una persona dotata di grande forza e integrità, sempre pronta a mettersi al servizio degli altri. Nel corso della sua carriera, Imma ha mostrato un impegno e una dedizione senza pari, diventando un punto di riferimento per molti. La sua perdita è un grande colpo per la Polizia Penitenziaria e per tutti coloro che l’hanno conosciuta”.
“Casaluce piange la prematura scomparsa di una giovane moglie, madre, donna coraggiosa delle forze dell’ordine. Questa dolorosa notizia ha scosso profondamente l’intera comunità, lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori”, afferma il sindaco di Casaluce, Francesco Luongo. “Imma – continua il primo cittadino – ha dedicato la sua vita al servizio della giustizia, dimostrando una determinazione incrollabile e impareggiabile nel suo lavoro. L’abbiamo vista impegnarsi diligentemente, in passato, anche per la Protezione Civile del nostro Comune. Infinita la sua devozione per Maria Santissima di Casaluce e la sua dedizione nel Comitato Festeggiamenti”.
“La sua scomparsa – conclude Luongo – rappresenta, quindi, una perdita immensa per noi tutti. In questo momento di dolore, porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie Sontino e Cavagnuolo, e ai suoi cari. Ricorderemo Imma per sempre come un esempio di devozione al servizio pubblico e la saluteremo proprio domani, nel giorno dedicato alla nostra Repubblica”.
