Silvio Berlusconi è morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì: aveva da tempo una leucemia e nelle scorse settimane aveva già trascorso 45 giorni in ospedale per curarsi. Berlusconi, che aveva 86 anni, è stato tre volte presidente del Consiglio e uno degli imprenditori più famosi e di successo in Italia. – continua sotto –
È stato anche il politico più controverso, discusso, influente e divisivo degli ultimi trent’anni di storia del paese. Era stato ricoverato una prima volta a inizio aprile per alcune complicazioni respiratorie collegate a una leucemia mielomonocitica cronica. I suoi medici avevano in seguito spiegato che l’ex presidente del Consiglio era malato da tempo e che era sottoposto a chemioterapia.
Nel corso degli ultimi anni Berlusconi aveva avuto diversi problemi di salute e aveva anche subito alcune operazioni piuttosto delicate: tra le più recenti ci fu nel 2016 un intervento al cuore per la sostituzione della valvola aortica, e nel 2019 un’operazione d’urgenza per un’occlusione intestinale. Aveva comunque sempre mantenuto la guida del partito di centrodestra da lui fondato, Forza Italia, e alle elezioni del 25 settembre 2022 era stato eletto senatore, tornando in parlamento dopo nove anni di assenza.
Nato a Milano il29 settembre 1936, è stato quattro volte Presidente del Consiglio. Conosciuto anche come “il Cavaliere”, avendo ricevuto nel 1977 l’ordine al merito del lavoro, rinunció all’onorificenza a seguito di una condanna penale nel 2014. Dopo aver iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia, nel 1975 costituì la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione multimediale Mediaset, nelle quali entrarono altre società come Arnoldo Mondadori Editore e Silvio Berlusconi Communications, rimanendo figura simbolo della sua famiglia. – continua sotto –
Nell’ottobre 1993 entró in politica e nel gennaio 1994 creó Forza Italia, partito politico di centrodestra, nel 2008 confluito ne Il Popolo della Libertà e poi rifondato nel 2013. Le sue politiche hanno segnato la vita pubblica italiana dalla metà degli anni novanta in poi con un atteggiamento tipico che è stato definito “berlusconismo”, ampiamente sostenuto dai suoi seguaci politici e dai suoi elettori, entrando fortemente anche nella cultura di massa e nell’immaginario collettivo italiano ed estero, ma suscitando anche un duro antiberlusconismo da parte degli oppositori, che ne hanno più volte sottolineato il conflitto di interessi, accusandolo di emanazione di leggi ad persona. Eletto alla Camera dei deputati nel 1994, fu confermato nelle successive quattro legislature, mentre nel 2013 eletto per la prima volta senatore.
Ha ottenuto quattro incarichi da Presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3339 giorni complessivi è stato il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, superato in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti. Inoltre, ha presieduto i due governi più duraturi dalla proclamazione della Repubblica. Secondo la rivista americana Forbes, con un patrimonio personale stimato a 7,3 miliardi di dollari Usa (circa 6 miliardi di euro), Berlusconi è stato, nel 2021, il sesto uomo più ricco d’Italia e il 318º più ricco del mondo. Nel 2009, Forbes lo ha classificato 12º nella sua lista delle persone più potenti del mondo per il ruolo assunto nella politica italiana.
È stato imputato in oltre venti procedimenti giudiziari. Nel 2013 fu stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all’interdizione ai pubblici uffici per due anni per frode fiscale, decadendo quindi da senatore e cessando di essere un parlamentare dopo quasi vent’anni di presenza ininterrotta nelle due camere (dall’aprile 1994 al novembre 2013). Tornato candidabile nel 2018, venne eletto parlamentare europeo alle elezioni europee del 2019. Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, vinse nel collegio uninominale di Monza, tornando al Senato dopo 9 anni di assenza.